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Quel che Resta di Mio Marito (2008) di Christopher N. Rowley

RECENSIONE E SCHEDA: Quel che Resta di Mio Marito (2008) di Christopher N. Rowley. Preferibile il titolo originale, Bonneville: è la cadillac rossa, centro e punto di riferimento dell’intera storia raccontata (nonché casa protettiva delle tre protagoniste). Opera prima del regista (autore anche del soggetto) realizzata nel 2006 (ha inspiegabilmente atteso due anni per uscire nelle sale), prima pellicola americana distribuita dalla Teodora Film.

Come in Easy Rider e Thelma e Luise abbiamo il viaggio come scoperta di se stessi, stimolo di crescita,  simbolo di liberazione e di emancipazione, ma senza drammi, senza disperazione, senza violenze: come loro però, un inno all’amicizia e soprattutto all’indipendenza e alla autonomia, senza costrizioni né condizionamenti né compromessi. Centrato sul rapporto-scontro tra vita e morte, spirito di avventura e osservanza delle regole, alternando  armoniosamente humour e pianto, ironia e introspezione emotiva, incontri presenti e ricordi, Quel che Resta di Mio Marito è una vera e propria lezione, leggera e gradevole, su come liberarsi dai lacci del proprio passato e affrontare senza paure e tentennamenti il domani. Un film che sembra voler celebrare un ritorno alle libertà morali e naturali degli anni ’70 contro la rigidità schematica delle generazioni successive(Emanuele Rauco).
Un lavoro delicato e onesto. Un lavoro dal tono lievemente malinconico (Repubblica parla di “sorridente malinconia), gentile raffinato coinvolgente… che rifugge da patetismi o facili sentimentalismi, puntando sulla semplicità e sul ritratto veritiero di personaggi reali e non stereotipati (veri e propri archetipi dell’attuale mondo), e che ha l’indubbio merito di offrire allo spettatore più di uno spunto di riflessione. Un lavoro che il pubblico femminile non può non vedere (ritrovandovi gran parte delle proprie problematiche) e la cui visione è consigliabile anche al pubblico maschile per meglio comprendere e apprezzare il pianeta-donna.

Con tanta spazzatura che invade il grande schermo (proveniente in massima parte da oltreoceano) è assurdo che un’opera del genere abbia aspettato due anni per essere visibile nelle nostre platee: onore al merito alla Teodora Film che l’ha comprata e distribuita. Un film che col suo procedere soft è nettamente in controtendenza rispetto a ciò che Hollywood tanto spesso ammannisce, un film che offre due ore non banali di serenità.

Da 10 e lode la fotografia di Jeffrey L. Kimball (anche se qualcuno le ha rimproverato di essere troppo “cartolinesca”): ritrae impagabilmente paesaggi che dire “mozzafiato” è poco.

Pareri contrastanti dei critici  (Il Messaggero ogni svolta narrativa è prevedibile, L’Unità bella commedia dolce-amara sull’America e sull’età) ma tutti concordano nell’elogiare la grande prova delle tre meravigliose interpreti. E in effetti il punto di forza dell’intera operazione è la grande prova delle tre Signore.
Una vera e propria gara di bravura tra Jessica Lange, Kathy Bates, Joan Allen, una vera e propria lezione di recitazione: intense e partecipi, mai sopra le righe, sobrie e misurate al massimo, offrono una performance che sarà difficile dimenticare. L’impressione è che non recitino ma che “vivano” i rispettivi personaggi, personaggi che ci diventano subito familiari e che non si vorrebbe abbandonare mai.

Un plauso a Rowley e allo sceneggiatore (anche lui esordiente) Daniel D. Davis che non si spaventano a mettere in scena tre donne di mezza età, personaggi fuorilegge secondo tutte le regole commerciali in America(Panorama).
Un film che dimostra, come meglio non si potrebbe (ed è lo stesso discorso di Mamma mia!), che bellezza e vitalità non necessitano di gioventù e misure da concorso (Loudvision).

SCHEDA

Titolo Originale: Bonneville
Regia: Christopher N. Rowley (opera prima)
Sceneggiatura: Daniel D. Davis (opera prima)
Cast: Jessica Lange (Arvilla), Kathy Bates (Margene), Joan Allen (Carol), Tom Skerritt (Emmett), Christine Baranski (Francine), Victor Rasuk (Bo Douglas), Tom Amandes (Bill), Skip Carlson (Larry), Steve O’Neill (Dottore), Laura Park (Riva Fox), Jodi Russell (Alison)
Produzione: SenArt Film, Drop of Water Productions
Distribuzione: Teodora Film (Italia)
Paese: USA (2006)
Genere: Commedia, Drammatico
Durata: 93′ circa
Tipologia: Lungometraggio
Uscita Italia: 24 Ottobre 2008
Uscita USA: 29 Febbraio 2008

Trama:
Arvilla Holden (Jessica Lange) recluta le sue due amiche del cuore (Kathy Bates e Joan Allen) per un viaggio attraverso l’America dei grandi spazi aperti. La destinazione è Los Angeles, la macchina è una Bonneville decappottabile del ’66, la missione è quella di portare le ceneri del marito di Arvilla all’odiosa figlia di primo letto, Francine. Il tragitto, però, si trasforma presto in un’occasione per stare insieme, tra risate, confidenze, litigi e incontri avventurosi (comingsoon.it).

Note:

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2 commenti a Quel che Resta di Mio Marito (2006) di Christopher N. Rowley

  • M.
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    TRACKLIST dalla colonna sonora di Quel che Resta di Mio Marito (Bonneville, 2008):

    1. “Catch the Wind” – Donovan 2:55
    2. “I Feel Like Dynamite” – King Floyd 3:19
    3. “Mama Told Me (Not to Come)” – Lazlo Bane 3:15
    4. “Supply and Demand” – Amos Lee 3:21
    5. “Cha Cha” – Chello 3:15
    6. “Under the Waves” – Pete Droge 3:12
    7. “Shining from Heaven” – Bob Sinclair 6:20
    8. “Wounded” – Nik Kershaw 4:22
    9. Opening 1:58
    10. Scrapbook 2:07
    11. Bo Leaves 0:48
    12. Driving to Bryce 1:16
    13. Bryce Ashes 2:10
    14. One More Stop 1:02
    15. Finale 1:52
    Total Album Time: 41:12

    Da: http://www.soundtrack.net/albums/database/?id=4801

  • luciana
    GD Star Rating
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    cerco i titoli delle canzoni che compongono il film “Quel che resta di mio marito”.
    Dove posso trovarli?
    Grazie.

    Luciana

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