Dal 21 al 29 Novembre la 26ma edizione del Festival cinematografico di Torino, per la seconda volta sotto la direzione di Nanni Moretti.
A chi gli ha rimproverato la mancanza di film italiani in concorso, il regista ha risposto: “A Venezia c’erano quattro film italiani in concorso, a Roma sei, a Torino zero su quindici, ma la media e’ comunque di dieci film italiani su tre festival, e non e’ una brutta media. Non c’è nessun obbligo – ha detto ancora – di inserire per forza nella sezione lungometraggi dei film italiani. Inoltre ben tre sezioni sono dedicate a film italiani ed è dato ampio spazio ad autori e registi”.
Il Torino Film Festival sarà inaugurato, al Teatro Regio, dall’atteso e discusso film di Oliver Stone “W. A life misunderestimated”.
Due le principali sezioni: Torino 26 (quindici film in concorso), Fuori Concorso (ventidue titoli rappresentativi della cinematografia mondiale).
Molta importanza a quanto si realizza in Paesi poco frequentati dall’Italia (Malesia, Slovenia, Polonia, Cile, Israele) ma anche a Cina, Giappone, SudCorea, nonché alla produzione indipendente americana.
Le retrospettive saranno invece dedicate a Roman Polanski; a Jean-Pierre Melville, (definito “il più americano dei registi francesi”), morto nel ’73; al British Renaissance (movimento cinematografico inglese che trionfò nel decennio 1980-1990).
Tra gli eventi speciali, la presentazione della versione restaurata de “La classe operaia va in Paradiso”.