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Nessuna verità (2008) di Ridley Scott

Regia: Ridley Scott
Cast: Leonardo Di Caprio, Russell Crowe, Mark Strong
Sceneggiatura: William Monahan
Paese:
USA (2008)
Uscita Italiana: 28 Novembre 2008. Uscita USA: Ottobre 2008


Trama: Un boss della CIA è determinato a catturare un pericoloso leader di Al-Qaeda…

Recensione Nessuna verità (2008) di Ridley Scott:

(titolo originale: Body of Lies)

Grande dispiego di forze e di mezzi (da quattro ad otto macchine da presa per set) per un film che piacerà a chi ama le spy-story e vuole avventura e ritmo, meno gradito per chi dal cinema pretende qualcosa di più sostanzioso.

Tratto dal romanzo di David Ignatius (giornalista del Washington Post), in America non ha avuto il successo che ci si aspettava (“Il problema è che negli Stati Uniti la guerra al terrorismo è una maledizione anche al botteghino: Nella valle di Elah, The Kingdom, Rendition, Redacted, Leoni per agnelli sono stati dei flop” scrive Venerdì di Repubblica).
In Italia ha ricevuto recensioni tutt’altro che entusiasmanti (Liberazione:
Ridley Scott, oramai anonimo regista da spot, ripete meccanicamente la sua visione dicotomica del mondo divisa tra bene e male, buono e cattivo. La Repubblica: è solo una efficiente “serie B” d’avventure gonfiata a forza di steroidi. Il Messaggero: semplicistico e anche tedioso… Improbabili le figure toccate in sorte ai due divi di turno. Il Manifesto: …eroe buono laico vince fondamentalista cattivo, seduce bellezza locale femminista, supera come al videogame ogni agguato fatale. Film.tv: Un film che non appassiona. Il Giornale: Il sessantenne Ridley Scott confeziona un altro «mattone»).

 

 

Il montaggio è frenetico (del premio Oscar Pietro Scalia), l’azione abbonda, lo spettacolo visivo è esaltante, gli effetti speciali sono grandiosi, l’attenzione è quasi sempre catturata, il carisma delle due star è salvo: Ridley Scott (che ormai ci ha abituato al suo alternare film capolavori a opere mediocri) conferma di essere un grande professionista.
Ma la retorica affiora qua e là, la lunghezza è eccessiva, la trama è un po’ farraginosa, il romanzesco a volte prevale, ingenuo e inutile il didascalismo, un po’ troppo prevedibile il procedere del racconto, scontata e superflua la storia sentimentale, superficiale il manicheismo del tutto, pericoloso e inaccettabile il messaggio finale sull’impossibilità di rispettare qualsiasi principio etico.

Non è un film denuncia, un’opera che ambisca ad andare controcorrente, un lavoro che intenda indurre alla riflessione e alla discussione (come lo erano gli ottimi Syriana e Leoni per agnelli): è semplicemente un prodotto ottimamente confezionato, un blockbuster adrenalinico, un action movie diretto con maestria, un lavoro di puro intrattenimento, un’occasione per ammirare ancora una volta la bravura di Di Caprio e Crowe (ma un applauso va anche a Mark Strong).

 

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