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Gianni Amelio al posto di Nanni Moretti

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Il 10 Dicembre la conferenza stampa del Museo Nazionale del Cinema con cui è stato presentato, per i prossimi due anni, il nuovo direttore del “Torino Film Festival”.

Gianni Amelio (63 anni, di San Pietro Magisano, Catanzaro) ) sostituisce il dimissionario Nanni Moretti (che aveva fatto aumentare del 44% il numero di spettatori).

Il regista calabrese è da tempo che collabora con il Museo del Cinema. Nel 2006 questo allestì una sua interessante Mostra di Cineromanzi (“Lo schermo di carta”) e dal 2007 proietta due suoi documentari che raccontano l’Italia attraverso le migliori scene di ballo del nostro cinema (“Ballabile in bianco e nero”, “Ballabile a colori”). Da non dimenticare poi la sua amicizia con la coordinatrice del TFF, Emanuela Martini, che recentemente gli ha dedicato una monografia pubblicata da Il Castoro.

amelio-a-veneziaDi Amelio (glorioso il suo passato: “Il ladro di bambini” fu premiato a Cannes nel 1992, “Così ridevano” vinse il Leone d’oro a Venezia nel 1998, per quattro volte è stato candidato all’Oscar), il critico Gianni Volpi ha sottolineato come l’impegno e la meticolosità siano pari a quelli di Moretti, con il quale condivide la forte personalità e la cinefilia appassionata.

La nomina non è esente da polemiche.
Il gruppo di centro-destra della Regione ha dichiarato che Amelio è un regista poco conosciuto, autore di film elitari, una scelta sbagliata per Torino. Ma l’Assessore comunale alla cultura ha ribattuto che Amelio ha avuto candidature all’Oscar ed è un autore di fama internazionale che molti all’estero ci invidiano. Non solo regista, ma anche critico esperto, cinefilo attento e docente. E il giornale di Torino, La Stampa, ha scritto: La forza del suo cinema, lo sguardo aperto sul mondo, il fiuto dello scopritore di talenti, la tensione poetica nell’osservare la realtà contemporanea. Al Torino Film Festival Gianni Amelio porterà tutto questo. Giudizio positivo confermato dallo storico del cinema Callisto Cosulich: Amelio è un vero appassionato, non è come la maggioranza degli autori che spesso non hanno tempo per vedere i film degli altri. Lo era da quando era piccolo, e scappava da casa per andare a chiudersi in sala a vedere film. Sarà un ottimo direttore di Festival, ne sono certo, se ne intende, e darà una bella impronta alla rassegna.

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Alla conferenza stampa, il neodirettore -alla domanda “quale sarà il segno distintivo del nuovo festival”- ha risposto: Il segno concreto sarà nei film che prenderemo, senza nessun pregiudizio se non quello di amare il cinema. Sceglieremo le cose che ci emozionano, senza partiti presi né difese ideologiche a priori… Ci sono film brutti, che non piacciono a nessuno e film belli, che si colgono al volo. Compito di chi organizza un festival è pensare allo spettatore.

p.s.
In un primo tempo era circolata la voce che il più probabile candidato fosse Michele Placido (in questi giorni a Torino per la realizzazione del suo film “Moncalieri”) anche grazie alla sua dichiarazione, accolta favorevolmente da molti, se fossi al posto di Moretti cercherei di portare il cinema al nord, dove meno si sentono le pressioni politiche.

Il TFF è nato nel 1982 con il nome “Festival Cinema Giovani” (primi direttori Gianni Rondolino e Ansano Gianarelli). Nel 1997 ha adottato l’attuale denominazione.

Amelio ha ricordato il debito di gratitudine a Nanni Moretti: “Il ladro di bambini” non aveva distribuzione, non c’erano soldi per le copie. Sono andato da Moretti, e ha fatto uscire il film nella sua sala, il Sacher.

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