Esattamente quarant’anni fa moriva Boris Karloff, il grande interprete di Frankestein (arrivato al cinema horror dopo il rifiuto di Bela Lugosi -il celebre interprete del “Dracula” del 1931- di rivestire il ruolo del protagonista del romanzo di Mary Wollstonecraft Shelley).
Nato a Londra nel 1887, si chiamava in realtà William Henry Pratt. Inglese, ebbe una vasta esperienza teatrale prima di approdare ad Hollywood all’inizio degli anni Trenta.
Scrive Gianni Canova: “Dopo “Frankenstein” (1931) e “La moglie di Frankenstein” (1935), seguono parecchie altre opere in cui alterna ritorni sempre efficaci del «suo» mostro a sinistri personaggi ai quali riesce a conferire spessore malgrado l’ostentata malvagità…”.
E su L’Unità leggiamo:
“Nel privato era un signore gentile e sensibile, appassionato di favole per bambini. Niente a che vedere con la maschera terrorizzante del superbo Frankenstein dello schermo… Grazie anche a Jack Pierce, leggendario truccatore di Hollywood, sarà lui la creatura artificiale più famosa del cinema, icona del macabro, perfetto interprete di atmosfere gotiche. E non solo. Maestro nell’arte di dispensare suspense e repulsione, Karloff sarà ricordato anche per la sua grande performance ne “La Mummia”, uno dei 100 film da salvare della storia del cinema”.
Il genere “horror” è da sempre uno dei filoni più prolifici e commerciali di Hollywood (Wikipedia lo definisce così: il genere horror è caratterizzato dalla presenza di scene finalizzate a suscitare nello spettatore paura, disgusto ed orrore. Le trame solitamente vedono la presenza dell’ignoto in senso ostile -come forze, eventi, personaggi del male o di origine soprannaturale- nel mondo di tutti i giorni ).
Purtroppo la sovrabbondanza di opere mediocri ha fatto scadere qualitativamente un genere che pure ha prodotto opere più che meritorie. I nuovi effetti speciali introdotti negli anni Settanta hanno dato vita a nuovi abusi ed eccessi (con esibizione di oceani di sangue). All’origine l’effetto terrorizzante era affidato agli specialisti del trucco, ora la tecnologia la fa da padrona nel creare mostri e scene di malefici-stregonerie-possessioni…
Caro straordinario Boris… oggi non ci sarebbe più posto per te… ma resti nel cuore di ogni buon amante del cinema.