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Il Cielo Sopra Berlino (1987) di Wim Wenders

Il Cielo sopra BerlinoRECENSIONE E SCHEDA: Il Cielo Sopra Berlino (1987) di Wim Wenders. Premio per la migliore regia al Festival di Cannes nel 1987, Miglior film straniero all’Independent Spirit Awards 1989, Il Cielo Sopra Berlino è forse il film più famoso di Wim Wenders, il celebrato regista tedesco.


Di questo film si è molto discusso e scritto:
Il Morandini: Il film ha critici severi che gli rimproverano l’accademismo più che incipiente, la prolissità, la concettualità poeticizzante; altri lo elogiano come moderna favola che coniuga malinconia e tenerezza e recupera la memoria storica e visiva di Berlino, poema unanimista intessuto di storie individuali, appassionato inno alla terrestrità.
Il Farinotti: Una delle cose migliori di Wenders, una specie di sinfonia della città di Berlino, sfiorata da immagini delicatissime nelle sue ore più buie (quelle della fame, del freddo, della sconfitta) .
Tullio Kezich: In un film che è una specie di poemetto scherzoso, gentile e meditabondo, il punto focale è un motivo costante dell’ansia giovanile di oggi (e forse di sempre): “Trovare qualcuno”, identificare l’anima gemella. “Il cielo sopra Berlino” è dunque una favola che si propone come un’apologia della vita in due, una condanna dell’autosegregazione e della solitudine.
La Stampa:Wenders ha colpito ancora e i suoi angeli-uomini saranno famosi tra il pubblico giovane… Nella mirabile fotografia del classico Alekan, che già aveva collaborato con Wenders, “Il cielo sopra Berlino” è un sogno a occhi aperti.
Andrea Olivieri: Il cinema ha bisogno di poeti: e come non definire tale qualcuno come Wim Wenders che, nell’anno di grazia 1987, ha il coraggio di filmare la storia di due angeli che sorvolano, ed amano, Berlino ed i berlinesi?.

Una tenera dolce romantica poetica surreale… favola moderna sull’amore, sui rapporti individuali, sulla solitudine.
Il senso dell’esistenza, la ricerca dell’identità e delle origini, la superficialità nei sentimenti, la sofferenza e la felicità, l‘impotenza e la delusione, la vecchiaia e la giovinezza, la bellezza del mondo (e il rammarico di non poterne godere a pieno)… tanti i temi toccati da un’opera profonda, raffinata ed intensa ma anche toccante e commovente, che onora il cinema europeo.

Indimenticabili gli interpreti: da un eccezionale Bruno Ganz a un simpaticissimo Peter Falk a una bellissima Solveig Dommartin.

SCHEDA

Il Cielo Sopra Berlino - LocandinaTitolo Originale: Der Himmel Uber Berlin
Regia: Wim Wenders
Sceneggiatura: Peter Handke, Richard Reitinger, Wim Wenders
Cast: Bruno Ganz, Solveig Dommartin, Peter Falk, Otto Sander, Curt Bois, Bernard Eisenschitz, Teresa Harder, Hans Martin Stier, Elmar Wilms, Sigurd Rachman, Beatrice Manowski, Daniela Nasimcova, Bruno Rosaz, Scott Kirby
Produzione: Westdeutscher Rundfunk, Road Movies FilmProduktion, Argos Films
Distribuzione: Academy (1987) – General Video, San Paolo Audiovisivi (Lanterna Magica)
Paese: Germania, Francia (1987)
Genere: Drammatico, Romantico, Fantastico
Durata: 130′ circa
Tipologia: Lungometraggio
Uscita Italia:
Uscita Germania: 29 Ottobre 1987
Uscita USA:

Trama:
È la storia di un angelo che vola sopra Berlino all’indomani della seconda guerra mondiale. Si prende cura di una bella ragazza, artista di circo, e per lei rinuncia all’immortalità, diventa uomo (la trasformazione avviene vicino al fatidico muro). A persuaderlo è stato un ex angelo…

Note:
– Nel 1998 venne prodotto un remake statunitense chiamato “La Città degli Angeli (City of Angels)” . L’ambientazione si sposta a Los Angeles e i protagonisti sono Meg Ryan e Nicolas Cage.
Il Cielo Sopra Berlino, presentato al 40esimo Festival di Cannes nel 1987, ha vinto lì il premio per la migliore regia.
– Il film ha avuto anche un sequel nel 1993, meno conosciuto e sempre diretto da Wim Wenders, intitolato Così Lontano, Così Vicino

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