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La Pianista (2001) di Michael Haneke

La PianistaRECENSIONE E SCHEDA: La Pianista (2001) di Michael Haneke. Recentemente lo ha trasmesso il canale satellitare Cult (sempre preziosa la sua programmazione cinematografica). Un film notevole che merita d’esser visto per vari motivi: rendere omaggio a un illustre regista (Michael Haneke, lo stesso dei bellissimi Storie e Niente da nascondere, entrambi con una splendida Juliette Binoche), sentire dell’ottima musica (soprattutto Schumann e Schubert), confrontare il proprio giudizio con la giuria del 54° Festival di Cannes che nel 2001 -cosa insolita- gli ha dato i tre maggiori premi (miglior film, migliore attrice, migliore attore)

Inoltre cercare di capire il perché la critica si sia tanto divisa, affrontare un argomento scabroso che interessa sempre (si parla di perversione, voyeurismo, masochismo…), ma soprattutto ammirare l’eccezionale prova di recitazione di una grande attrice: Isabelle Huppert, qui brava come non mai nel ruolo di un’insegnante di pianoforte rigida, severissima, algida e distante, scontrosa al massimo.
Eppure si esce dalla visione quasi pentiti di averla affrontata. Per tutta la durata del film provi malessere e disgusto per questo ritratto di nevrosi: una donna malata mentalmente che finisce coll’avere solo rapporti violenti e anomali con la madre (una splendida Annie Girardot) e col giovane amante.

Un film per palati forti, crudo, complesso, dalle molteplici interpretazioni: contro l’ipocrisia borghese, vuole sostenere come nell’amore che la cattiveria e la violenza siano componenti perennemente presenti? Mostrare la difficoltà di costruire relazioni umane? Scoprire cosa si nasconde nel nostro animo sotto la facciata di normalità? Analizzare una umanità giunta probabilmente “al capolinea” (MyMovies)? Delineare un mondo di sofferenza e di solitudine? Rappresentare “uno scioccante viaggio tra le perversioni umane e i lati oscuri della sessualità” (Stefano Lo Verme)?
La cosa certa è che un film che disturba, che fa discutere, che pone mille interrogativi su gli altri ma soprattutto su noi stessi.

Tratto dal romanzo di Elfriede Jelinek, uno spietato crudele sconvolgente affresco di un mondo sterile e senza sensibilità (Il Sole24 Ore parla giustamente di “autismo del cuore”).

SCHEDA

La Pianista - LocandinaTitolo Originale: La Pianiste
Regia: Michael Haneke
Sceneggiatura: Michael Haneke
Cast: Isabelle Huppert, Annie Girardot, Benoît Magimel, Susanne Lothar, Udo Samel, Anna Sigalevitch
Produzione: MK2 Productions, Wega Films, Les Films Alain Sarde
Distribuzione: BIM Distribuzione
Paese: Francia (2001)
Genere: Drammatico
Durata: 130′ circa
Tipologia: Lungometraggio
Uscita Italia: 26 Ottobre 2001
Uscita Francia: 14 Maggio 2001

Trama:
Le nevrosi di un’insegnante di piano al conservatorio di Vienna, Eirka Kohut, che vive con la madre un rapporto tormentato di odio-amore, al quale sopravvive grazie ad una doppia vita. Infatti di giorno è una fredda donna e impeccabile insegnante mentre di notte si da ai cinema porno. L’incontro con un suo allievo giovane che si innamora di lei sembra permetterle di dar sfogo alle sue passioni ma la propria nevrosi è in agguato…

Note:
– Film tratto dal racconto The Piano Teacher, scritto da Elfriede Jelinek.
– Il film ha vinto il Gran Premio della Giuria, il premio Miglior Attore (Benoit Magimel) e Miglior Attrice (Isabelle Huppert) al Festival del Cinema di Cannes 2001.

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1 commento a La Pianista (2001) di Michael Haneke

  • ank2222
    GD Star Rating
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    condivido in pieno ciò che scrivi; aggiungo anche che il pessimismo cosmico dei suoi film hanno come padri putativi il cinema di Bresson e la filosofia di Adorno. Se hai tempo ti consiglio il libro su Haneke Edizioni Lindau. (Anzi se sei a Torino te lo impresto…)

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