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Gli Spostati (1961) di John Huston

Gli Spostati (The Misfits, 1961) di John HustonRECENSIONE E SCHEDA: Gli Spostati (1961) di John Huston.
All’epoca il film non fu molto apprezzato (“Non si può certo affermare che l’incontro fra Arthur Miller e John Huston, due talenti tra i più inquieti e anticonformisti dello spettacolo statunitense, abbia dato vita a un film persuasivo e appassionante”, Adelio Ferrero.  “Sceneggiatura spesso intellettualistica e compiaciuta”, George Sadoul).

Ma il tempo ha fatto giustizia (“Un film che scava nell’animo umano in modo meravigliosamente poetico”, Walter Salami Jr. “John Huston gira un film incredibilmente libero… moderno, modernissimo. E’  un film in anticipo di millenni sul cinema americano”, Gabriele Niola).

E’ uno dei migliori film della Hollywood anni Sessanta, interessante per più di un motivo, un film che non solo è un acuto e dolente affresco di quanto la società americana sia malata, ma è anche il ritratto di tre personaggi che (ed è impressionante) rispecchiano perfettamente i rispettivi interpreti.
Gli Spostati - il castE’ soprattutto un atto d’amore di Arthur Miller a Marilyn (che per lei adattò un suo racconto, “The Mustangs”), una Marilyn mai così fragile vulnerabile nevrotica infelice… brava. E’ lei al centro de Gli Spostati, parla di sé e della sua vita e in ogni inquadratura sembra dirci “me ne sto andando” (Renato Massaccesi).
Un film che non solo conferma il grande talento di John Huston (la sequenza della cattura dei cavalli è da antologia!) ma che vede uno stuolo di attori celeberrimi, e che hanno fatto la storia del cinema americano, dare il meglio di sé in interpretazioni difficilmente dimenticabili.

Angoscia, solitudine, instabilità, desiderio, disillusione, paura della vita… “l’andare alla ricerca perenne di un altrove che non esiste” (Marcello Antonelli) sono i temi portanti di un film intenso e crepuscolare, profondo e pessimista (“gli uomini possono essere o illudersi di essere quelli di una volta, ma i tempi sono cambiati, il mondo è diverso”, Morando Morandini). Un lavoro che con passione e intensità ci presenta un mondo che sta ormai finendo, un lavoro in cui un senso di morte domina incontrastato ma che, ciò nonostante, riesce ad essere un vero e proprio inno alla libertà da costrizioni e tabù imposti dalla società, un accorato appello alla solidarietà, all’amicizia, alla comprensione.

Struggente la colonna sonora di Alex North (il tema principale fu, all’epoca, un disco di enorme successo), da applauso il bellissimo bianco&nero del direttore della fotografia Russell Metty. Non convince il lieto fine (che contrasta con la tematica del film e che non costituisce una caratteristica di Arthur Miller), probabilmente imposto dalla produzione.

SCHEDA

Gli Spostati - LocandinaTitolo originale: The Misfits
Regia: John Huston
Sceneggiatura: Arthur Miller
Cast: Clark Gable, Marilyn Monroe, Montgomery Clift, Thelma Ritter, Eli Wallach, Kevin McCarthy, James Barton, Estelle Winwood
Produzione: Seven Arts Production
Distribuzione: Dear – United Artists
Paese: USA (1961)
Genere: Drammatico
Durata: 124′ circa
Uscita Italia: 10 Maggio 1961
Uscita USA: 1 Febbraio 1961

Trama:
A Reno (Nevada) per divorziare, Roslyn, vulnerabile showgirl di Chicago, fa amicizia con un anziano cow-boy part-time, un meccanico e pilota di aereo, un cow-boy da rodeo che, scandalizzando la sua sensibilità, vanno a caccia di cavalli selvaggi da vendere a peso per farne carne in scatola per cani…

Note:
Preferibile il titolo originale che si poteva rendere con disadattati, sfasati, sbandati…

Gli Spostati (The Misfits) - Locandina Usa


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1 commento a Gli Spostati (1961) di John Huston

  • donatella pucci
    GD Star Rating
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    STRUGGENTE E STRANAMENTE PREMONITORE DELLA FINE DEI TRE PROTAGONISTI(MORIRONO POCO TEMPO DOPO IL FILM). INTERPRETAZIONI IMPECCABILI, SOPRATTUTTO LA MONROE CHE CON LA SUA SENSIBILITA’ AUTENTICAMENTE POETICA SIA NEI CONFRONTI DEGLI ANIMALI CHE DELLA VITA, ESPRIME COME SOLO UNA DONNA PUO’FARE, UN PENSIERO ATTUALISSIMO DEL MONDO CHE TUTT’OGGI CI CIRCONDA, CONDANNANDO L’OTTUSA PREVARICAZIONE DELL’UOMO NEI CONFRONTI DELLA NATURA E DELLA DONNA.
    VORREI AGGIUNGERE CHE MARILYN E’LA PIU’ FAMOSA VITTIMA DELLA SOCIETA’ FALLOCRATICA.
    DONATELLA

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