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La Casa dal Giardino di Pietra, Intervista a Domiziano Cristopharo

House fo Horrors: ça Casa dal Giardino di Pietra - Intervista a Domiziano Cristopharo & Co.Dopo il nostro articolo sul progetto del film House of Horrors: La Casa dal Giardino di Pietra che vede sei registi cimentarsi in sei episodi horror con la stessa location e lo stesso cast tecnico per un unico film, vi riportiamo la nostra intervista esclusiva a Domiziano Cristopharo riguardo questo progetto, regista di un episodio e ideatore del film assieme a Alessandro Giordani, a sua volta regista di un altro episodio.


Dopo la scoperta del progetto ed un primo contatto tramite posta elettronica con Domiziano Cristopharo abbiamo ottenuto un’ intervista, rivolta principalmente a Cristopharo che ha

Domiziano Cristopharo

 coinvolto anche gli altri registi ( Federico Greco, Luciano Melchionna, Alessandro Giordani,Alessio De Leonardis, Roberto Palma) con domande relative a questo progetto insolito e apprezzatissimo volto a realizzare un film a episodi con tema horror, dove paure, ossessioni, misteri e follie si incrociano per realizzare un unico racconto, e al contempo diversi, di inadeguatezza e malessere con qualche modesto risvolto sociale.

L’ intervista rilasciata a CineOcchio è stata svolta dal sottoscritto assieme a Filippo Magnifico, altro autore del sito, dividendoci le domande e proponendole, purtroppo, sempre tramite email. Senza la possibilità dunque di fare domande in ragione delle risposte ricevute alle precedenti. Potete leggervi le nostre 18 curiose domande e risposte integralmente proprio a seguire, per scoprire qualcosa in più su questo film:

INTERVISTA A DOMIZIANO CRISTOPHARO
su House of Horrors: La Casa dal Giardino di Pietra

1) Allora, iniziamo con le domande se non ti dispiace. Tanto per cominciare… Quali sono le origini di questo progetto? Da chi è partita l’idea e come si è svolto il primo passo?

Io e Alessandro Giordani (un altro regista del progetto) durante un panzo abbiamo pensato di fare un horror trash stile troma video… ma poi non ce l’abbiamo proprio fatta ed il gioco si è fatto un pò più serio… di cose brutte gia se ne vedono abbastanza… ci saremmo sentiti moralmente in difetto!

2) Fra i vari nomi che partecipano al progetto, sia ricoprendo ruoli “primari” come regista o ruoli “secondari”, con quale noti più affinità artistica?

Con tutti! Sono fortunato ad avere avuto le adesioni di questi artisti affermati e non che sono tutte persone magnifiche.

3) E quale dei diversi episodi ti intriga di più e perchè?

Devo dire che sono tutti belli. Ognuno prende una piega diversa quindi non sono paragonabili. Mi diverte quello di Federico Greco e mi incuriosisce quello di Melchionna…

4) Oltre all’ aspetto più fisico della casa (unica location) quale filo conduttore primario e quale più nascosto, se presente, individueresti fra i vari episodi di House of Horrors – La Casa Dal Giardino di Pietra?

Sicuramente il malessere che si scatena nell’ uomo di oggi quando è solo di fronte a se stesso…

5) Abbiamo accennato alla Casa e all’ ambiente, location comune a tutti gli episodi, una delle caratteristiche primarie del Progetto House of Horrors. In che modo la scelta è ricaduta proprio su quella casa? C’è stata una ricerca oppure è stato un ripiegamento? Chi l’ha scelta e cosa avete pensato appena l’avete vista?

La casa in se è una casa bellissima e quasi monastica, ha un arredo essenziale… Ma poteva esser ovunque. E’ il giardino monumentale di Scarzuola che è un ambiente unico al mondo…
Come nel concetto delle chiese romaniche, la semplicità quasi rustica fuori e la ricchezza dentro: a simboleggiare la ricchezza interiore attraverso la fede… Qui al contrario il giardino esoterico è l’ ambiente piu solare e maestoso del film, e si contrappone alla miseria dell’ animo umano, le 6 anime protagoniste delle singole vicende.

6) L’episodioMadame, con il tuo nome alla regia, quali caratteristiche peculiari presenta e in esso che ruolo assume l’ambiente e la casa, comuni a tutti i registi del progetto?

La casa è una spettatrice silenziosa, è un simbolo. La mia storia è una rivisitazione della madama butterfly unita alle storie di fantasmi cinesi. Opera barocca ed essenziale in perfetta tradizione italo-cinese!

7) Per l’episodio che dirigi, Madame, ti sei ispirato in parte a qualche altro film del passato, o vi saranno richiami, citazioni o spezzoni ispirati ad altre opere cinematografiche e quale significato avranno, eventualmente, nella vicenda?

Il finale è un noto pezzo di teatro puro… Ma non dico di più!

8 ) Che rapporto c’è fra te e gli altri vari registi coinvolti attualmente nel progetto: Federico Greco ( Nuit Americhèn), Luciano Melchionna ( Paura), Alessio De Leonardis ( Il Pranzo), Alessandro Giordani ( Rubedo), Roberto Palma ( Specchi)?

Son tutti amici e validi grandissimi artisti…

9) E loro cosa direbbero?

Che mi danno retta solo perchè son matto.

10) Il progetto si propone, fra l’altro, di riportare in auge un genere cinematografico secondo gli schemi del tempo, oggi mutati, eppure rinnovandoli, e tanto di cappello. Cosa vi porterete dietro dal passato e cosa rinnoverete, se possibile identificarlo a parole?

Ci portiamo dietro la tradizione vera del genere horror, ossia di quando il genere si faceva, oltre che intrattenimento, anche specchio di una società. Noi affrontiamo delle paure ancestrali che sono dell’ uomo, dalla paura delle malattie a quella della solitudine. Oggi forse sono queste le cose che fanno più paura e non più i morti che ritornano a vivere. Portare nel horror moderno italiano (che non esiste quasi più) attori e autori che non son etichettati di serie B!

11) Il ruolo indagatore, gli aspetti riflessivo, sociale o anche satirico e ironico, in cui frequentemente il genere horror ha sguazzato, saranno presenti nei vari episodi rinnovando però alcuni aspetti formali e riproponendoli tramite nuove tipologie narrative?

Si si… specie in Federico Greco l’ironia sarà molto forte!

E ora le domande di Filippo Magnifico…
House of Horrors: La Casa dal Giardino di Pietra - Teaser Poster12) Un progetto il vostro che si rifà ad una lunga tradizione cinematografica. Riesce a riportare alla mente grandi nomi del calibro di Mario bava, Lucio Fulci e pellicole come Tre Passi nel Delirio, I Tre Volti della Paura (rimanendo sempre nel nostro territorio). Non avete paura di risultare anacronistici? A proposito si potrebbe citare l’esempio di Pupi Avati che con Il Nascondiglio ha tentato di riproporre le atmosfere del grande cinema italiano, ottenendo come risultato quello di essere frainteso da critica e pubblico.

Avati è sempre stato un autore che se n’è fregato del “concetto” del pubblico… ed è per questo che ha mantenuto un fascino inossidabile! Il pubblico che ama il cinema lo rispetta ed ama per questo sua essere autentico e fuori dagli schemi commerciali… Che chiamerei clichè! Non c’è nulla di peggio, specie nel horror che i clichè. Se tutto diventa prevedibile come faccio a spaventarmi?
Riguardo il nostro progetto, non credo che il cinema ad episodi sia anacronistico. Anzi l’ idea era proprio di continuare una tradizione brutalmente interrotta dai distributori, che ha fatto scuola in tutto il mondo e che dava vita all’ industria.

13) Mi riallaccio alla domanda precedente, smentendola in parte. Pensate che, vista anche la mania revival che sembra aver invaso il grande schermo (soprattutto in campo Horror), il vostro sia un prodotto in linea con una certa maniera di fare cinema puramente estetico? Mi riferisco all’evidente piega che registi come Quentin Tarantino e, primo fra tutti, Brian De Palma hanno preso. Cinema che riflette su se stesso.

La componente estetica in un film non la trovo una nota negativa. ricordiamoci che un film parla prima di tutto agli occhi.
Riguardo ai contenuti, siamo certi non aver sfiorato nemmeno per un attimo il concetto di revival, che per esempio ho adottato per il mio House of the Flesh Mannequins  che voleva proprio essere invece un re-telling di Peeping Tom.

14) Sei episodi aventi la stessa location. Un progetto che ricorda quello di Hotel Room, film per la tv diretto da David Lynch e James Signorelli. Tre episodi ambientati, in tre epoche diverse, all’interno di una stanza d’albergo. Ne eravate a conoscenza? Una cosa molto affascinante, troppo spesso quando si entra in una casa, in un appartamento, ci si dimentica del fatto che altri, prima di noi, hanno vissuto esperienze all’interno di quegli ambienti.

Non avevo pensato a Hotel Room, fino ad ora… Ma chissà quanti altri film simili ci sono anche precedenti. non abbiamo mai pensato di fare nulla di nuovo per carità! i geni sono altrove e ne siamo coscienti… molti purtroppo son sotto metri di terra!
L’idea della stessa location è stata piu una amichevole sfida, cioè: vediamo con stessi soldi, cast e location in che modo sei diversi registi riescono a raccontare la loro visione dell’ orrore!

15) In Italia lo spazio dedicato a produzioni indipendenti, che abbracciano il cinema di genere, è veramente poco. La mancanza di coraggio da parte delle case produttrici ha provocato una fuga di talenti all’estero. Mi riferisco a nomi come Gabriele Albanesi e Gionata Zarantorello, che hanno avuto più successo al di fuori dei confini Italiani. E’ un’ opzione che avete valutato?

Se pensi che il mio film House of Flesh Mannequins è stato uno script rigettato in italia per due anni ed è stato infine prodotto e realizzato in USA, e solo ora che sta per esser distribuito in italia ha vinto 3 premi nazionali (dopo i 2 all’estero)… Che dire?

16) “La casa come dimora dell’incubo”. I recenti fatti di cronaca sembrano darvi ragione. Sotto quest’ ottica il vostro si potrebbe definire un film “attuale”?

No non è un film di contenuto così tanto sociale! Non cadiamo nell’ errore di avere pretese intellettuali! E’ un film che affronta il tema della paura e lo affronta con arte, eleganza e sensibilità, conestualizzandolo e rapportandolo ai tempi di oggi.
Non vogliamo assolutamente fare nulla di intellettuale, nostro malgrado!

E poi vi chiediamo alcune cose più generiche
17) Quando inizieranno le riprese e quando è prevista l’uscita del film con tutti gli episodi?

Essendo un progetto in preparazione, non abbiamo nulla di certo. Si parlava di girarlo tra alcuni mesi… Data la qualità del cast ci meriteremmo un’ uscita cinematografica ma… Chissà! Se uscisse direttamente in DVD sarebbe penalizzato, ma non tanto quanto progetti altrettanto belli che restano nei cassetti per sempre, quindi ogni cosa che verrà sarà comunque un segno di vita.
Abbiamo comunque gia un contatto di distribuzione, indovina… in America.

18) Vi sono già progetti futuri che riguardano te o altri registi coinvolti in House of Horrors – La Casa dal Giardino di Pietra?

Beh, ognuno di noi ha molti progetti…
Io sto preparando a fatica il mio Erotika70, Luciano Melchionna sta per donare alle sale il suo Ce n’è per tutti. Ma ripeto, essendo un progetto in preparazione, abbiamo molte sorprese in arrivo che per ora non posso svelare in quanto non confermate… Se comunque questo dovesse andare bene, il progetto avrà un seguito con nuove storie e nuovi registi.

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Ringraziamo Domiziano e tutti gli altri registi e troupe per l’intervista. Per altri aggiornamenti sul progetto e sul film vi faremo sapere!

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