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Qualcosa di Travolgente (1986) di Jonathan Demme

Qualcosa di TravolgenteRECENSIONE E SCHEDA: Qualcosa di Travolgente (1986) di Jonathan Demme. America metà anni ’80, per la precisione 1986. Ventitre anni fa non c’era soltanto Maradona che alzava la coppa del mondo a Città del Messico divenendo l’eroe di un’Argentina che non voleva dimenticare Plaza de Majo. Non c’era solo il reattore numero 4 di Chernobyl a diffondere in tutti gli anfratti del mondo la fobia del nucleare. C’era anche Something Wild di Jonathan Demme.

Per capire Qualcosa di Travolgente (il titolo italiano, che s-travolge le carte in tavola) la parola chiave è contaminazione. Contaminazione di generi cinematografici e musicali. Si passa dalla commedia al rap, dal road movie alla dance, dall’horror al pop. Senza sussulti. Il treno di Charles (Jeff Daniels) e Lulu (Melanie Griffith) viaggia ad alta velocità ma non subisce contraccolpi fino al bivio Ray (Ray Liotta). Lulu carpisce in Charles la parte dionisiaca e selvaggia e lo mette ob torto collo in rapporto con essa. Charles non può che dar sfogo a questa parte a lungo tempo celata per costringersi nel ruolo di vicepresidente-separato-con-quattro-figli di un istituto di credito, scoprendosi una persona completamente opposta. Sembrerebbe un plot scontato e da sbadigli, ma Jonathan Demme amalgama a fuoco alto tutti gli ingredienti filmici osando nei tempi di cottura. Ne ottiene una riflessione amara sugli anni ottanta. Una generazione che sovverte se stessa per ricercare il poco di buono che c’è in lei, ma subito dopo restaura l’equilibrio routinario per paura di soccombere alla propria imprevedibilità. Manette ai polsi contro buoni sconto sui giocattoli. La politica reaganiana che mostrava falle sempre più vistose. Melanie Griffith rispolvera le nozioni depalmiane di bondage viste due anni prima in “Omicidio a luci rosse” e si sdoppia con duttilità ed efficacia, Jeff Daniels si dimostra attore vero prima della picchiata degli anni ‘90 e Jonathan Demme dimostra di saper muoversi anche nei cirri più tortuosi, spianandosi la rotta verso “Il silenzio degli innocenti”. Senza contare un Ray Liotta al primo film, fresco e pimpante, raramente così ben inserito nell’economia di un film. I ritmi del cinema classico vengono presi e scardinati uno per uno, senza però andare a scalfire le unità di luogo, spazio e tempo. Un cinema sperimentale senza esserne consapevole, insolito senza averne la presunzione. In pratica una Wild Thing, come la canzone dei Troggs che riverbera per tutto il film. Colonna sonora al vaglio attento e scrupoloso di artisti di tutto rispetto come John Cale, ex Velvet Underground e produttore di successo, David Byrne fondatore dei Talking Heads e Laurie Anderson non solo moglie di Lou Reed (all’epoca si conoscevano a mala pena). Per non parlare delle comparsate di registi borderline come John Waters ( Cry baby, primo film da protagonista di Johnny Depp e Pecker) e John Sayles (Fratello di un altro pianeta, perla dimenticata troppo in fretta negli abissi reaganiani). Da non lasciarsi scappare per niente al mondo.

SCHEDA

Qualcosa di Travolgente (Something Wild, 1986) - Locandina USATitolo Originale: Something Wild
Regia: Jonathan Demme
Sceneggiatura: E. Max Frye
Cast: Jeff Daniels, Melanie Griffith, Ray Liotta, George Schwartz, Leib Lensky, Anna Levine, Dana Preu, Robert Ridgely, Charles Wapier, Tracey Walter, Jack Gilpin, Margaret Colin, John Waters, John Sayles
Produzione: Religiosa Primitiva
Distribuzione: Columbia Tristar, Cecchi Gori Group
Paese: USA (1986)
Genere: Road Movie, Commedia, Drammatico, Thriller
Durata: 113′ circa
Uscita Italia: 1987
Uscita USA: 1986

Trama: La routine della soporifera vita dello yuppie Charles Driggs viene sconvolta dall’incontro con una ragazza sexy e scatenata che lo seduce e lo porta in un motel. La ragazza selvaggia, Lulu, se la spassa con Charles per un intero fine settimana fino a che non incontrano l’ex marito di lei, appena uscito di galera…

Note: Cameo dei registi John Waters e John Sayles. Il film è stato nominato ai Golden Globes del 1987 per i premi: Migliore Attore Protagonista, Migliore Attrice Protagonista, Migliore Attore Non Protagonista.

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