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Verso l’Eden (2009) di Constantin Costa Gravas

la-locandina-di-verso-l-eden-100x100RECENSIONE E SCHEDA: Verso l’Eden (2009) di Constantin Costa Gravas
 L’ Eden non è affatto il paradiso e non si tratta di un luogo dove si vorrebbe andare ma per caso ci si ritrova e bisogna cercare di cavarsela come si può. L’Eden è il nome di un residence per ricconi su una costa del mondo occidentale fatto di lussi sfrenati e sprechi .

E’ il luogo di approdo di un clandestino che va alla ricerca del suo sogno di rivincita ma che si trova catapultato in una realtà occidentale colma di luoghi comuni su sprechi di cibo, infedeltà coniugali, deviazioni sessuali e dipendenze mediatiche. E forse anche in maniera eccessivamente evidente e sottolineata. Si perchè il moralismo che c’è dietro
Verso l’ Eden forse potrebbe essere stato migliore se fosse stato trattato in maniera più velata e non così spudoratamente evidenziata attraverso inquadrature ripetitive e spesso anche inutili tendenti a sottolineare tutto questo. riccardo-scamarcioL’idea di di fondo di Costa Gravas di portare sullo schermo una sorta di road movie che ha come protagonista il clandestino Elias (Riccardo Scamarcio) è interessante ma è sviluppata in maniera eccessivamente fiabesca caratterizzando personaggi, lungo la strada o eccessivamente negativi o eccessivamente generosi e buoni da apparire quasi surreali. Ci sarebbe poi da scrivere un lungo papiro sui limiti recitativi del “nostro” Scamarcio che in questo ruolo, per lui quasi muto, mostra molto spesso di non avere quel “physic du role” necessario a un ruolo come questo. Quindi essendo limitato alle sue scarse espressioni facciali si ritrova incollato ad un copione nel quale il suo Elias è quasi sempre aiutato durante il suo percorso verso Parigi grazie alla suo fascino. Un fascino che diventa fastidioso da guardare quando si ritorna alla realtà narrativa del film e del suo personaggio che resta pur sempre un semplice clandestino. Uno come i tanti che oggi sono i protagonisti spesso della nostra attualità ma che non godono di tutti i privilegi che invece Elias sembra godere. Costa Gravas sembra non accontentarsi però di descrivere questa attualità ma tenta di trasformarla come una critica moralista al nostro Occidente e al confronto tra la ricchezza e la povertà. Lo fa a tutti i costi. Volendo anche far ridere lo spettatore e  tirando in ballo un pò a caso memorie chapliniane o felliniane che non dovrebbero neanche emergere per non farlo solo sfigurare. Buono il tentativo ma mi  sarei aspettato di più da un’idea così, da un regista “umanista” come Costa Gravas che sembra voler risolvere l’immagine della clandestinità con la visione di un sogno, un bel faccino e una critica ironica e severa (seppur costruita solo su stereotipi e gag) all’ Occidente.

SCHEDA

locandina-verso-ledenTitolo originale: Eden à l’Ouest
Regia: Constantin Costa Gravas
Sceneggiatura: Constantin Costa Gravas,Jean-Claude Grumberg 
Cast:  Riccardo Scamarcio, Juliane Köhler, Ulrich Tukur, Anny Duperey, Antoine Monot Jr., Eric Caravaca,Michel Robin, Konstandinos Markoulakis, Florian Martens, Ieroklis Michaelidis, Bruno Lochet, Kristen Ross, Odysseas Papaspiliopoulos, Léa Wiazemsky, Tess Spentzos, Stella-Melina Vasilaki
Produzione: East Media Services, France 3 Cinéma, Greek Film Center, Greek Television ET-1, K.G., Nova, Novo RPI, Odeon, Pathé Renn Productions
Distribuzione: Medusa Film
Paese: Francia, Grecia, Italia (2009)
Genere: Drammatico
Durata: 111′ circa
Uscita Italia: 06 Marzo 2009

Trama: Le difficoltà del clandestino Elias , in viaggio verso parigi alla ricerca del suo personale sogno di libertà.

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