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Gli Amici del Bar Margherita (2009) di Pupi Avati

Gli Amici del Bar MargheritaRECENSIONE E SCHEDA: Gli Amici del Bar Margherita (2009) di Pupi Avati. Il tempo scorre e spesso i ricordi sono il valore più importante che resta.Pupi Avati sembra far tesoro dei suoi ricordi e li trasporta in questo suo film come a non volerli dimenticare e a dar loro un impronta indelebile e allo stesso tempo piacevole.

Tra i tavoli del bar Margherita nascono i sogni del diciottenne Taddeo di diventare anche lui uno dei frequentatori del bar e allo stesso tempo occuparsi dei suoi desideri adolescenziali nei confronti di una sua coetanea del quale si è invaghito. In una sera di pioggia riesce ad agganciare Al (Diego Abatantuono), uno dei frequentatori del bar, e ne diventa l’autista. Così pian piano entra nel mondo di questi ” eroi sciocchi“, come Avati stesso li definisce. Per narrare il loro mondo oltre a Taddeo, che ne è la voce narrante utilizza anche un cineoperatore che , quasi a voler ricordare il mestiere di avati stesso, documenta i principali avvenimenti che hanno luogo nel bar. Il film , dopo una forse un pò prolissa introduzione ai personaggi, tratta le disavventure di questi sfortunati protagonisti che godono di grandi sogni ma alla fine finiscono per restar chiusi nel loro santuario maschile del bar ad esprimerli e condividerli. Ci sono cantanti da strapazzo (Fabio De Luigi) che sognano di andare a Sanremo proprio con una canzone sul bar, o ladruncoli siciliani (Luigi Lo Cascio) che rivendono automobili rubate e che nascondono le loro perversioni sotto la malattia della ninfomania. Ed è proprio Luigi Lo Cascio e il suo personaggio a donare a questo film quel tocco di novità che serviva ad un film di Pupi Avati, che forse senza lui sarebbe risultato  essere il solito nostalgico film con i suoi attori “feticcio”. Il suo Manuelo con una ironica irriverenza (e una risata indimenticabile) sa far ridere e regala un personaggio-macchietta molto diverso da tutti gli altri, sia per dialetto che per abitudini, ma del quale tutti comunque sentono la mancanza durante la sua assenza.nel-gruppo-fabio-de-luigi-luigi-lo-cascio-diego-abatantuono-neri-marcore-claudio-botosso-e-gianni-ippoliti-in-una-scena-del-film-gli-amici-del-bar-margherita-95834 Ad esprimere poi quel tipico senso di inadeguatezza che sempre vuole contraddistinguere i film di Avati ci pensa Neri Marcorè e il suo Bep , un timido frequentatore del bar che di innamora di una avvenente intrattrenitrice di un night club (Laura Chiatti) per sfuggire al matrimonio della fidanzata despote. Un film decisamente dalla parte degli uomini che relega le donne al ruolo di fredde usurpatrici che sfruttano i sogni degli uomini per trarne profitti economici o sociali. Anche se forse fin troppo vittimistico e schiavo del disadattamento maschile il film di Avati si sorregge sull’ innovazione apportata da De Luigi e Lo Cascio e fa dei punti più deboli le interpretazioni di Abatantuono e della Ricciarelli, sempre un pò sopra le righe e sempre un pò artefatti come personaggi. Il risultato finale è più che gradevole anche se in taluni casi fin troppo “Avatizzato” e nostalgico.

SCHEDA


Gli Amici del Bar Margherita - LocandinaTitolo Originale: Gli Amici del Bar Margherita
Regia: Pupi Avati
Sceneggiatura: Pupi Avati
Cast:  Diego Abatantuono, Luigi Lo Cascio, Fabio De Luigi, Laura Chiatti, Neri Marcoré, Katia Ricciarelli, Luisa Ranieri, Pierpaolo Zizzi, Gianni Ippoliti, Gianni Cavina.
Produzione: Antonio Avati
Distribuzione01 Distribution
Paese: Italia
Genere: Commedia
Durata: 90 minuti
Tipologia: Lungometraggio
Uscita Italia: 3 Aprile 2009

Trama: Bologna, 1954. Taddeo, un ragazzo di 18 anni,sogna di diventare un frequentatore del noto Bar Margherita. Diventa il narratore delle storie dei protagonisti di quel bar Bolognese.

Note:

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4 commenti a Gli Amici del Bar Margherita (2009) di Pupi Avati

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    A mio parere il peggior film di Avati. Sceneggiatura sfilacciata, situazioni immotivate, personaggi di nessun spessore… e qualche caduta nel cattivo gusto

  • M.
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    Penso che infatti farò così. Comunque d’accordo, e l’ho visto anche io, che ha un filo, anche forte, di “tematiche” comuni in tutti i film (o quasi, molti mi mancano e nemmeno saprei dire personalmente)come, per riassumere in una espressione, la nostalgica amicizia dei personaggi coinvolti; ma ce ne sono anche altre che differenziano i vari lavori, e forse anche meno superficiali. Oppure no?

    Per esempio questo fattore di cui accennato, e comunque la crescita dell’amicizia dei personaggi e dei personaggi stessi e il nostalgico o amaro sguardo al passato, presente in film come Regalo di Natale, Ma Quando Arrivano le Ragazze? e in parte in questo, come dici, non ha però a che fare con tutti i film.

    Ma a parte questo piccolo aspetto, che non ho descritto nemmeno a fondo, volevo dire che mi pare che alcuni film si diversifichino abbastanza gli uni dagli altri (anche se magari mantenendo aspetti comuni) come I Cavalieri che Fecero l’ Impresa, Il Nascondiglio, Zeder, La Casa dalle Finestre che Ridono, rispetto a quelli accennati sopra o anche a La Cena per Farli Conoscere e La Seconda Notte di Nozze.

    In ogni caso, si fa tanto per parlare, non ho la massima cognizione di causa, come detto.

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    Beh avati purtroppo ha il difetto che dopo averne visto uno di suo film li conosci tutti!! Questo ha la differenza di avere nuovi attori, che ne sono la forza. Recuperalo magari in seguito in dvd..ma non te lo consiglio al cinema.

  • M.
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    Pupi Avati per certi aspetti mi è sempre piaciuto, anche se non ho una conoscenza approfondita.
    Se poi dici che non si appiatisce su una reiterata linea emotiva e stilistica mi viene anche più voglia di vederlo.

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