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Aria (2009) di Valerio D’ Annunzio

la-locandina-di-aria-100x100RECENSIONE E SCHEDA: Aria (2009) di Valerio D’ Annunzio
La diversità sembra in questi ultimi tempi essere un tema abbastanza in voga al cinema e nel dramma vissuto dal protagonista di Aria vorrebbe addirittura essere rappresentato in maniera poetica ed allo stesso tempo leggera.

Ma a mio giudizio finisce soltanto per risultare noioso questo volere a tutti i costi esprimere una sofferenza repressa, un’ identità femminile cancellata con questo occhio quasi psicoanalitico nel quale vengono a galla sullo schermo cinematografico i ricordi rimossi o i sogni del protagonista Giovanni (Roberto Herlitzka). Se poi si aggiungono le insistenti e ossessive musiche del noto pianista Giovanni Allevi che vengono continuamente proposte per tutta la durata del film, si finisce per perdere del tutto quello che sarebbe dovuto essere il film e cioè questo insostenibile desiderio di un’ anima femminile che si trova rinchiusa in un corpo maschile. Questo è il personaggio interpretato da un bravo Herlitzka, che cerca come può di cucirsi addosso la sofferenza data dal suo dramma, anche se spesso non può che finire per suscitare un sorriso dello spettatore l’errata scelta che lo vede inverosimilmente interpretare il ruolo di marito di un Galatea Ranzi invecchiata ma decisamente esteticamente poco credibile come sua coetanea. Tutto questo viene maggiormente evidenziato soprattutto quando scopriamo che la madre dello stesso Giovanni in realtà potrebbe essere perfettamente lei una coetanea del settantenne Herlitzka. roberto-herlitzka-in-un-immagine-del-film-aria Aria ha una complessa trama che si snoda in due differenti piani di narrazione, una presente e una passata anche se a tratti mnemonica e quasi onirica. E’ il dramma di Giovanni, maestro di pianoforte in una Trieste borghese ma triste, che si nasconde per anni dietro una famiglia costruita per paura di far riemergere una tragedia familiare della quale inconsciamente si sente del tutto colpevole. Improvvisamente dovrà però fare i conti con la sua vera personalità che è quella di Anna imprigionata da sempre nel corpo di Giovanni. D’ Annunzio ha il pregio di voler utilizzare una elegante strada cinematografica fatta di immagini quasi fotografiche e di bianco e nero a volte ben sfruttati, ma presta ben poca attenzione alle emozioni degli attori e alla complessità che una trama del genere dovrebbe dare alle sensazioni dei personaggi. In diversi punti infatti il film risulta essere grottesco e inverosimile e finisce per portare lo spettatore a una risata che decisamente vorrebbe essere non voluta. E la stessa problematicità del tema trattato finisce per essere altamente incongruente con quella che oggi è la realtà. La non accettazione totale, unita alla disperazione, dell’ intera famiglia di Giovanni al momento della rivelazione della sua verà identità sessuale (sopratutto pensando al contesto artistico borghese triestino nella quale è inserita) è piuttosto inverosimile e finisce quasi per offendere l’intelligenza dello spettatore privo di pregiudizi che si accosta a vagliare il tema trattato dal film. A mio avviso in questo film c’è troppa voglia di trattare il tema dell’ omosessualità in maniera poetica da far perdere per aria le vere emozioni , appesantendo poi il tutto con un finale eccessivo e spinto fin troppo oltre il limite del drammatico. Nel 2009 si spera che non vi sia più tutta questa drammaticità ossessiva (come le musiche di Allevi nel film) nel vivere la diversità sessuale.

– SCHEDA –

la-locandina-di-ariaTitolo OriginaleAria
Regia: Valerio D’ Annunzio
Sceneggiatura: Valerio D’Annunzio
CastRoberto Herlitzka, Galatea Ranzi, Agnese Nano, Olivia Magnani, Pierpaolo Lovino, Francesco Martino, Fabrizio Raggi.
ProduzioneLa Beffa Produzioni , Trugli Film
DistribuzioneGiometti s.p.a.
Paese: Italia (2009)
Genere: Drammatico
Durata: 92′ circa
Tipologia: Lungometraggio
Uscita Italia: 20 Marzo 2009

Trama:
Un uomo nasce nel corpo sbagliato. Una Donna dentro e un maschio fuori che nutre l’ambizione di diventare un noto pianista.

Note:
– Musiche del film di Giovanni Allevi

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3 commenti a Aria (2009) di Valerio D’ Annunzio

  • M.
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    Al di là del fatto che forse sei un pò troppo severo, il tema principale di cui si discute qui è proprio il film, anche se hai fatto (avete) un’annotazione dovuta che, si, riguarda il tema principale di cui proprio il film tratta ma non è la parte fondante della recensione. Recensione che comunque conclude parlando di altre sessualità oltre a quella comunemente riconosciuta, di “diversità sessuali” appunto (senza alcuna accesione negativa ovviamente), in cui penso possa rientrare la transessualità.

  • giovanni
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    non posso mettere bocca su un parere del critico che ha scritto la recensione, tranne sulla sua aberrante e profonda ignoranza nel confondere l’omosessualità con il transessualismo. quindi invece di riempirsi la bocca di grandi parole per giudicare un film prendesse un dizionario e studiasse la differenza tra i due concetti. grazie!

  • gammer
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    Il film non parla di omosessualità, ma di transessualismo.

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