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State of Play (2009) di Kevin Macdonald

State of PlayRECENSIONE E SCHEDA: State of Play (2009) di Kevin Macdonald
A volte il sottotesto di un film è il suo valore più prezioso. E’ il caso dell’ ultimo film di Kevin Macdonald che nonostante la partenza produttiva problematica, che ha visto la necessità di dover sopperire a due illustri rifiuti come quelli di Brad Pitt e Edward Norton, ha saputo ben compensare questa mancanza con due attori del calibro di Russel Crowe e Ben Affleck che non fanno assolutamente rimpiangere i primi due.
Un
Russel Crowe
imbolsito e ingrassato interpreta il cronista vecchia maniera Cal McCaffrey che ha trasformato il suo personale modo di fare giornalismo in investigazione. E’ un personaggio che sempre “a cavallo” delle sue scarpe va a caccia di notizie armato di sola penna e taccuino, che non si fida mai delle apparenze e che diffida dai blog e dalle notizie che circolano sul web. Quasi meglio di un segugio poliziotto ( e questo sinceramente è ciò che meno a mio avviso è credibile) intuisce il collegamento tra tre diversi omicidi che in qualche modo tutti sembrano connessi a una vicenda di appalti che coinvolge il suo ex compagno di liceo (Ben Affleck), aitante rampollo in carriera politica. State of Play è tratto da una miniserie TV della BBC e maggiormente arricchito da maestri della sceneggiatura di questo genere come Tony Gilroy, che qui al contrario che in Duplicity riesce ad essere maggiormente incisivo forse perchè non appesantito dalla storia d’amore.helen-mirren-e-russell-crowe E’ un thriller politico che partendo da voler essere un film che contrappone i valori dell’amicizia a quelli della giustizia finisce per essere uno spaccato del mondo del giornalismo. Proprio per questo motivo è un film che gode sicuramente delle preferenze di questa categoria ma che se si esula da questo decisamente interessante argomento sull’ ambiguità del giornalismo risulta essere un intrigo un pò troppo farraginoso. Il personaggio interpretato da Crowe viene contrapposto a quello interpretato dalla giovane Rachel Adams, che invece è una moderna giornalista in stile blogger che mette la sua intraprendenza davanti al fiuto e che è sempre sprovvista di penna. La fusione tra i differenti stili di giornalismo dei due è sicuramente un’ interessante visione di quello che potrebbe essere il futuro (non tanto futuro) modo di fare giornalismo, che mette da parte l’eccessiva intolleranza verso i nuovi metodi senza però tralasciare nemmeno  i vecchi modus operandi in stile detective. Questo è sicuramente l’unico punto a favore di un film contraddistinto purtroppo anche da una regia molto piatta e a tratti televisiva ben lontana da quella del precedente film di Macdonald (L’ultimo re di Scozia). Anche i personaggi, a parte i tre principali sono poco approfonditi, facendo ridurre il film quasi a un trittico di personaggi che si intervallano in scena , ma che ben poco se ne comprendono le loro relazioni con il loro contorno di persone. Regge anche il colpo di scena finale che non è sicuramente telecomandato, ma si ha il rimpianto di non aver prestato maggiore attenzione alla tecnica registica, pur sapendo ben scandagliare argomenti scomodi e quindi originali.

– SCHEDA –

locandina-italiana-di-state-of-playTitolo Originale: State of Play
Regia: Kevin Macdonald
Sceneggiatura: Matthew Michael Carnahan, Tony Gilroy, Billy Ray
CastRachel McAdams, Russell Crowe, Ben Affleck, Jason Bateman, Robin Wright Penn, Helen Mirren, Viola Davis, Jeff Daniels, Maria Thayer, Katy Mixon.
Produzione: Working Title Films , Universal Pictures , Relativity Media , Andell Entertainment
Distribuzione: Universal Pictures
Paese: USA (2009)
Genere: Thriller
Durata: 132′ circa
Tipologia: Lungometraggio
Uscita Italia: 30 Aprile 2009
Uscita USA:

Trama:
Una squadra di reporter, capitanata da Cal McAffrey, un giornalista di Washington dotato di un’incrollabile determinazione, indaga segretamente sull’ uccisione dell’assistente di un giovane rampollo della politica

Note:
Tratto da una serie tv della BBC

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