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La Parola ai Giurati (1957) di Sidney Lumet

La Parola ai GiuratiRECENSIONE E SCHEDA: La Parola ai Giurati (1957) di Sidney Lumet.
Il grande regista americano (sorprendentemente al suo esordio!) gira in diciannove giorni e con soli 343 mila dollari questo film, unanimamente giudicato un capolavoro della cinematografia americana.


Nel 1997 William Friedkin ne ha realizzato una versione a colori per la tv (con un cast di grandi attori in cui spiccano Jack Lemmon e George C. Scott), Reginald Rose dalla propria sceneggiatura ha tratto l’omonimo dramma rappresentato nell’ultima stagione da Alessandro Gassman, lo scorso anno Nikita Mikhalkov ci ha regalato un suo splendido personale remake (12).

Magistrale nell’evidenziare le diffidenze e le false certezze di cui tutti siamo portatori (chiunque di noi può rispecchiarsi, con i propri sentimenti migliori e peggiori, nei diversi personaggi), Sidney Lumet ha firmato forse la sua regia migliore.
La perizia tecnica (uno stupendo bianco e nero, l’utilizzo di lenti che gradualmente avvicinano il fondale allo schermo per dare sempre di più la sensazione di claustrofobia) è completamente al servizio di una sceneggiatura estremamente intelligente, ritratto fedele e convincente di una società in cui sono presenti razzismo e maschilismo (nessuna donna e nessun coloured in giuria), frustrazione, paura, pregiudizi… ma anche sentimenti liberal e progressisti.
Inquietante ritratto di uomini non completamente privi di senso civico ma che inevitabilmente si lasciano influenzare non solo dall’estrazione sociale di chi devono giudicare ma soprattutto dalle loro storie personali. Un’analisi lucida e spietata di uomini di cui non sappiamo il nome ma che nella loro rispettabilità risultano confusi, piuttosto reazionari e (come recita il titolo originario) “arrabbiati”, maldisposti a mettere in gioco la propria coscienza.

La Parola ai Giurati è impreziosito da uno dei migliori cast che Hollywood abbia riunito: ogni interprete è perfetto, ad ognuno si dà importanza e il giusto rilievo, ognuno offre una performance superiore a qualsiasi lode.

Il film, alla sua uscita, ebbe un immenso successo di pubblico ed ebbe riconoscimenti un po’ ovunque (tre nomination agli Oscar, due Nastri d’argento, Orso d’oro al Festival di Berlino).

A distanza di più di cinquan’anni, La Parola ai Giurati non ha perso nulla del suo smalto, apparendo sempre attuale nelle tematiche e sorprendentemente moderno nella tecnica. Lo dimostrano le entusiastiche critiche odierne (di cui nelle note riportiamo un sommario esempio).

Scelto nel 2007 per la preservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, un film vibrante, teso, avvincente, emozionante, coinvolgente come pochi.
Un film da vedere e rivedere.

Alcuni giudizi critici:
“E’ il 1°, eccellente film di S. Lumet, fino a quel momento attivo in TV. Serrato, intelligente, acuto, senza cadute né passaggi artificiosi sebbene l’azione si svolga interamente a porte chiuse”(ilMorandini).
“Rappresenta uno dei migliori film del genere legal movie, non solo per la sommessa energia attraverso cui il regista dosa i tempi e i movimenti della macchina da presa, ma anche per la disincantata capacità interpretativa dei suoi protagonisti” (Wikipedia).
“La regia di Lumet è trascinante e semplicemente geniale nel comporre le inquadrature sui giurati: li avvolge in fluidi piani sequenza, li scruta dagli angoli della stanza, li appaia e li separa, e poi passa ai dettagli, e li rivela” (Alessia Starace).
“I personaggi non sono mai schematici e la tensione è fortissima (Film.tv.it)
Henry Fonda, di una bravura eccezionale, la sua semplicità i suoi silenzi, fanno parte del suo segreto interpretativo” (Emmepi8).
“Mai nessuno aveva dato (e darà) tanto dinamismo ad un film girato interamente in una stanza di tribunale” (Cinemascope85).
“Sotto la guida di una regia attenta e ricca di risorse, il lavoro alla macchina di Boris Kaufman e il concertato fluido e inarrestabile della recitazione alimentano e scandiscono l’azione interamente immersa nella dimensione chiusa e claustrofobica di una soffocante giornata estiva (Mario Sesti)”.

SCHEDA

La Parola ai Giurati - LocandinaTitolo Originale: 12 Angry Men
Regia: Sidney Lumet
Sceneggiatura: Reginald Rose
Cast: Martin Balsam, John Fiedler, Lee J. Cobb, E.G. Marshall, Jack Klugman, Ed Binns, Jack Warden, Henry Fonda, Joseph Sweeney, Ed Begley, George Voskovec, Robert Webber, James A. Kelly, Bill Nelson, John Savoca, Rudy Bond
Produzione: Henri Fonda e Reginald Rose per la Orion-Nova Productions
Distribuzione: Dear
Paese: USA (1957)
Genere: Drammatico
Durata: 95’ circa
Tipologia:Lungometraggio
Uscita Italia: 14 Novembre 1957
Uscita USA: 13 Aprile 1957

Sito ufficiale

Trama:
Un giovane ispano-americano è accusato dell’omicidio del padre e dopo il dibattimento in aula, i giurati si riuniscono per decidere. La maggioranza è convinta della colpevolezza del ragazzo, le prove sembrano inconfutabili e si vorrebbe liquidare in fretta la faccenda per poter poi tornare a casa. Ma uno dei giurati comincia ad instillare dubbi negli altri…

Note:
– Su IMDb i riconoscimenti e i premi attribuiti al film.
– Il soggetto era nato come originale televisivo.

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