Un’Estate ai Caraibi, trionfale floppone!

Allora, in Italia quasi la totalità dell’informazione non merita di esistere. Qualche giorno fa abbiamo visto i dati sugli incassi dei film del fine settimana, notando “assieme” a BadTaste.it che al cinema erano andati in pochi e che il primo week-end per i Vanzina partiva male. Il cinecocomero Un’Estatei ai Caraibi di Carlo Vanzina è andato male ai botteghini ma i mass media lo elogiano fino al ridicolo.

Ma ridicolo davvero, il fatto è che non fa solo ridere… La cosa è anche dannosa. Prendendo spunto dall’articolo di BadTaste, notiamo a nostra volta che si è verificato quello che era temuto: un elogio fasullo del film estivo dei Vanzina. L’informazione cinematografica si è rivelata nulla e inutile, ancora. L’informazione non si può definire in altri modi quando riguardo al film, che nel primo fine settimana non ha raggiunto il milione di euro (ed è una cifra molto minore rispetto all’anno scorso con Un’Estate al Mare e scarsa rispetto al numero di sale in cui è uscito), si dice “Vanzina più forte di Schwarzenegger“. Questo è stato scritto sul giornale Il Messaggero, dove Enrico Vanzina scrive e tiene una rubrica.

La Stampa, Libero, Il Messaggero, Telegiornali e anche il mondo di internet e l’Ansa si sono limitati a riprendere una stessa breve agenzia stampa fuorviante, copiandola pari pari e insensatamente, dove si dice che Un’Estate ai Caraibi supera Terminator Salvation al botteghino. Bhe, ma signori! Terminator Salvation con Christian Bale era al secondo fine settimana nelle sale, e non al primo come è invece il cinecocomero dei Vanzina. Inoltre è stato Terminator Salvation ad avere un calo mostruoso del 70%! Con un calo così non significa che il cinecocomero sia cresciuto rispetto all’ “avversario”. Poi, dato che si tratta di cinema, va anche detto che l’attore Arnold Schwarzenegger, nel film Terminator Salvation, non c’è nemmeno se non in un breve cammeo digitale! Viva l’informazione!

Nell’agenzia stampa che hanno ripreso i mass media (cioè coloro che ci informano, per dire) si dice anche che Un’Estate ai Caraibi “mette in fila” e surclassa anche i film Angeli e Demoni e Una Notte al Museo 2: La Fuga. Ma signori, un momento ancora! Una Notte al Museo 2 con Ben Stiller era nelle sale italiane da quattro  settimane. Angeli e Demoni di Ron Howard era nelle sale ben da cinque settimane cinque! Angeli e Demoni è andato, in generale, meglio del film dei Vanzina, per esempio.

In ogni caso c’è stato un forte calo al botteghino in genere, in questo periodo. Gli italiani cercano punti di ristoro, l’afa e il caldo mordono i coppetti ed è successo che non sono andati al cinema. Non ci sono però particolari motivazioni di mercato, se non l’interesse per i titoli proposti, probabilmente scarso.

“Vanzina scacciacrisi”, “Vanzina più forte di Schwarzenegger”, “Con il caldo trionfa nelle sale Un’Estate ai Caraibi”, “Vanzina, vinto nonostante il caldo”, “Vanzina si gode la vittoria” … Insomma, queste cose si sono dette dall’ “informazione che conta”. Come Colin McKenzie, mi domando anche io da tempo quale sia l’utilità di questa stampa, di questi mass media. A che servono quei giornalisti? Sovvenzioniamo giornali, che chiedono soldi, per avere un’agenzia scopiazzata e per di più falsa e buonista.

Ma, guardate, non si tratta solo di non sapere bene come è andato un film al botteghino. Un’informazione malata da ben altri problemi. Non fa nemmeno preoccupare, infatti siamo già nello stadio in cui l’informazione danneggia piuttosto che preoccupare per eventuali danni. Inoltre, se non si osa nemmeno dire che un film come Un’Estate ai Caraibi, con le sue ambizioni costi ecc., è andato male al botteghino… Chi oserà dire la verità su cose più importanti di ordine sociale e politico? Chiedetevi perchè questo genere di giornali e mass media rimane in piedi e si fortifica e mai ne si riconoscono i demeriti… Come diceva qualcuno, scopri la persona che ne trae benificio e…

Fonte: BadTaste, Varie