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Supercroc - Il Grande Predatore (2007) di Scott Harper

SuperCroc - Il Grande PredatoreRECENSIONE: Supercroc – Il Grande Predatore (2007) di Scott Harper. Film indipendete della casa di produzione The Asylum, rinomata per b-movie e opere a basso costo. Supercroc risulta un film sinceramente difficile da guardare per intero, a tratti quasi amatoriale, dagli effetti pessimi, pessima recitazione coadiuvata da dialoghi e sceneggiatura ai limiti della logica e della decenza.


“Che cos’è? E’ un coccodrillo!” Ebbene si, la trama del film vede una squadra militare recarsi sulla riva di un fiume in America alla ricerca di una misteriosa belva. Si scopre poi che si tratta di un coccodrillo dalle dimensioni mastodontiche, ben 20 metri di lunghezza, che inizia a sgranocchiare i soldati uno per uno, per poi minacciare anche le vicine cittadine. I militari tenteranno in diversi modi di fermarlo ma sembra che nulla possa scalfirlo, “i coccodrilli sono invincibili”!

Che dire? Il film si svolge in tre location, un qualsiasi prato brullo sulla riva di un fiume, una stanzina dove ha sede la base operativa militare, e alcune strade cittadine. Alcune scene di passaggio vedono anche delle basi militari d’altro genere ma sembrano quasi spezzoni presi da materiale d’archivio o creati al pc. I mezzi sono ridotti al minimo, il coccodrillo è realizzato con una computer grafica che stona anche con le simulazioni dei documentari di Piero Angela, che vincono inesorabilmente il confronto. La regia di Scott Harper consiste nel far traballare la videocamera oppure è quasi assente. I dialoghi sono spesso privi di senso ( “L’acqua salata lo uccide?” “Non lo so, è stato molto tempo sott’acqua” e in fiume, aggiungo io) e la continuità spazio-temporale ma soprattutto la logica causa-effetto sono sempre messe a dura prova e a volte assenti. Un film che potrebbe senza fatica scontentare qualsiasi persona, e anche qualsiasi animale. Sembra privo anche di quella passione e ironia che a volte caratterizza queste produzione e che può sopperire qualche difetto tecnico. Ma in questo film non si salva niente.

I soldati perdono il confronto, grazie alle loro gesta, anche con la peggiore intelligenza artificiale dei nemici nei videogiochi. A volte è quasi come assistere ad un bug dove un omino avversario si muove inconsulto, incastrato in chissà quale angolo di muro della zona di gioco. Già i titoli di testa sembrano non finire mai (e durano solo 5 minuti), finalmente finiscono ma la prima mezz’ora è dura da digerire. Più avanti, probabilmente ormai in parte entrati nel sadismo intellettuale del film, è possibile seguirlo con meno fatica ma presenta, una dopo l’altra, una sequela di scene mal realizzate sotto ogni aspetto. Innumerevoli i momenti che si potrebbero citare (come quando i due soldati superstiti della prima squadra tornano al nido di uova di coccodrillo e trovano le uova polverizzate e uno domanda “Dove sono le uova” e l’altra “Non lo so, potrebbero averle polverizzate” oppure quando, i soldati ancora ignari di quale bestia si tratti, compare sul radar una sagoma di coccodrillo e la dottoressa dice “Potrebbe essere uno sciame d’api”).

Risulta uno dei peggiori b-movie trash in circolazione che darà poche soddisfazioni anche agli amanti del genere, se non quella senzasione supereroistica di essere riusciti a vederlo fino alla fine, entrando così a far parte di un ristretto gruppo d’elite i cui membri si riconoscono facilmente fra loro per strada: “hei, quello lì ha visto Supercroc”. Legati ormai da un trauma comune che solo loro possono comprendere.

Da ricordare la scena in cui viene spedita una nuova squadra di soldati sul luogo dove il coccodrillo risiede, e dove ha già sterminato quasi tutta la squadra precendente. Troviamo al suolo gli ultimi due superstiti che, in comunicazione via radio, sapevano benissimo dell’arrivo dei nuovi militari ma una volta che questi sono giunti (ancora in volo sull’elicottero) gli intimano urlando: “andate via, andate via, andate via!” senza utilizzare la radio. A questo punto l’enorme coccodrillo, con un balzo notevole, addenta direttamente l’intero elicottero. Cosa che ricorda molto il recente, e più riuscito per quanto rimanga a sua volta un b-movie, Mega Shark Vs. Giant Octopus (sempre di produzione The Asylum).

Guardarlo è puro masochismo cinefilo.

Consulta tutte le informazioni sul film nella nostra SCHEDA

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6 commenti a Supercroc – Il Grande Predatore (2007) di Scott Harper

  • Derpy
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    Yotobi aveva ragione.

  • Michelangelo
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    Concordo pienamente con quanto detto da Cristian.
    IL PEGGIOR FILM DELLA STORIA.
    BUFFONI!!!!!!!!!!!!!!

  • Cristian
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    Regia del cazzo. Tecnico delle luci ridicolo! Casting di emeriti imbecilli. Effetti “speciali” da anni 40. Il film (se così si può chiamare) più di merda ke abbia mai visto!!! BUFFONI!

  • M.
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    Ma si, risulta anche divertente. Comunque è vero, quando la soldatessa corre via, dopo aver litigato con l’altro soldato, fa morire.

    In ogni caso, ho personalmente faticato a vederlo fino in fondo.

  • spina
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    ma daiiii è fantastico! Quando sbrana l’elicottero poi! avrò riso 10 minuti.
    E la soldatessa che corre con le gambe tutte svergole? Spettacolareeeeee

  • Bu
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    Peccato non faccio parte dell’elitte che può dirlo di averlo visto alla fine,comunque quel che ho visto è stato ai limiti dell’impossibile

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