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Amabili Resti (2009) di Peter Jackson

RECENSIONE: Amabili Resti (2009) di Peter Jackson.  Il 6 Dicembre 1973 la quattordicenne Susie Salmon è stata brutalmente assassinata dal suo vicino di casa. Dopo la morte resta intrappolata in una dimensione onirica a metà fra il mondo dei vivi e quello dell’aldilà, dal quale osserva la vita dei suoi familiari che tentano di scoprire l’identità dell’assassino.

Tratto dal romanzo omonimo scritto da Alice Seblod per esorcizzare lo stupro subito a 14 anni, il nuovo film di Peter Jackson è un’opera senza precedenti che si stenta a definire fantastica in quanto la dimensione onirica influisce ben poco sulla realtà. Il mondo “paradisiaco” nel quale la giovane protagonista  si trova è descritto dal talento visivo del regista in maniera magica e gli straordinari effetti speciali della WETA non fanno che trasformare il sogno in realtà. Il tema dello stupro viene toccato con prudenza, non ci sono scene del fatto, non ci sono sensazionalismi, nell’orrenda storia di questa “Alice nel paese della violenza” l’orrore viene mostrato solo dalle atmosfere, che passano abilmente dal leggero all’horror.

Attori tutti straordinari tra i quali spicca il nominato all’Oscar Stanley Tucci per la sua straordinaria mimica e una Susan Sarandon straordinariamente sopra le righe. Colonna sonora bellissima e funzionale di Brian Eno.

Consulta tutte le informazioni sul film nella nostra SCHEDA

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