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I 10 migliori film secondo il NeuroMarketing

La compagnia MindDesign ha svolto degli esperimenti per vedere quale dei trailer dei film, passati e soprattutto recenti, offre maggiori e più significativi stimoli alle aree cerebrali. Questo va sotto il nome di NeuroMarketing che potrebbe consentire agli studios cinematografici di sapere in anticipo cosa conquista e cosa no.


Ovviamente non vi è una scienza consolidata completamente che renda le grandi produzioni cinematografiche capaci di stabilire l’interesse assoluto supervisionando le reazioni di un cervello agli stimoli esterni provenienti dal trailer di un film. Però Hollywood si è mostrata comunque interessata agli studi.

E’ chiaro che qualunque stimolo esterno abbia una conseguenza in termini neuronali, ma applicando la cosa alla visione di film si può vedere, grazie ad una tecnologica e avanzatissima risonanza magnetica, cosa va a stimolare maggiormente, in modo generico, le parti del cervello e provochi dunque più emozioni e coinvolgimento (non significa che il filmato porta a maggiori riflessioni o che si tratta di una pellicola intellettualoide in ragione di questi test).

E’ Wired a pubblicare la questione sulla rivista online e, sperando che non si tratti di un pesce d’Aprile (non dovrebbe, anche perchè ad oggi non è stato segnalato, ma può insospettire i profani), vi riporto con interesse la classifica dei 10 film più stimolanti (a quanto ho capito, solo fra quelli presi in esame in questa test. E li trovate tutti in classifica) a livello emozionale secondo il NeuroMarketing:

10) Up

In ultima posizione il film Disney/Pixar vincitore agli Oscar 2010. Le reazione del cervello prese in esame sono “decisamente tiepide”. Le zone blu sono le parti di corteccia desensibilizzate, mentre le zone rosse sono le parti messe in funzionone dal filmato.

09) La Notte dei Morti Viventi

Il capolavoro di George A. Romero non stimola poi tanto il cervello, in questo contesto. Wired ipotizza che sia “il peso dell’età”.

08) Alice in Wonderland

L’ultimo film del buon Tim Burton, con scarso successo di critica, sembra non stuzzicare a dovere le aree del cervello (nonostante comunque gli incassi globali siano stati molto buoni alla faccia del NeuroMarketing).

07) G.I. Joe: La Nascita dei Cobra

Il filmazzo tratto dai combattivi personaggi giocattolo, andato malissimo cinematograficamente sembra che non abbia le potenzialità nemmeno per darci qualche sprint emozionale. Piattume sia per pubblico e critica che gli analisti di Mind Design.

06) Avatar

Il più grande incasso cinematografico di tutti i tempi e caso mediatico globale. E’ il film Avatar di James Cameron. Non certo un capolavoro del cinema ma riesce (almeno) ad essere recepito dal nostro cervello in maniera utile per suscitare emozioni.

05) Harry Potter e il Principe Mezzosangue

Già gongolante nei propri incassi, come Avatar, risulta anche capace di stimolare diverse zone cerebrali per emozionare il pubblico.

04) Nel Paese delle Creature Selvagge

Con piacere troviamo in alto il film di Spike Jonze che stimola bene le nostre menti e mantiene attiva la nostra attenzione (paradossalmente ha ricevuto anche alcune critiche che sostengono il contrario).

03) Star Trek (2009)

Sul podio il film di J.J. Abrams che riesce a turlopinare molto bene la nostra attenzione, sollecitando il nostro interesse e stimolando le giuste zone cerebrali.

02) Fast and Furious

Per alcuni dire che Fast and Furious (film adrenalinico con Vin Diesel) possa stimolare il cervello è pura blasfemia. Invece, tenendo conto del significato di questo stimolo che porta reazioni emozionali, lo ripeto, è anche comprensibile data l’azione costante e, a quanto pare, la capacità di interessare lo spettatore e coinvolgerlo nel film.

01) Bastardi Senza Gloria (Inglorious Basterds)

Con piacere troviamo al primo posto l’ultimo film di Quentin Tarantino che suscita un vero tripudio di quadratini rossi (stimoli) nel test del NeuroMarketing. Le zone stimolate dalla visione sono elevate e lo spettatore viene altamente interessato agli sviluppi del filmato.

Addirittura si parla di “particolare fenomeno” conosciuto dagli scienziati: si tratta di un tripudio di reazione sia in termini di zone attivate (quadratini rossi) sia in termini di zone disattivate (quadratini blu). Cosa per cui, nelle classifiche di NeuroMarcketing, detiene il primato Alfred Hitchcock, capace com’è di suscitare le più numerose reazione e farci provare le emozioni più forti.

A seguire possiamo vedere l’esempio video per il film Bastardi Senza Gloria in cui scorre il trailer e allo stesso tempo ci vengono mostrate le aree cerebrali stimolate (attivate e disattivate):

Insomma, possiamo avere la prova scientifica di come l’arte e la tecnica cinematografica possono agire sul nostro cervello. Ma soprattutto si possono trarne delle regole generali da utilizzare in pubblicità di produzioni di massa? Vedremo, intanto speriamo che in futuro rimanga qualche regista che continui a fare opere artistiche senza pensare minimamente al NeuroMarketing (oppure ne verrebbe fuori un buon film su questo argomento?).

Mi domando poi se un Cinepanettone italiano riempie lo schermo di quadratini blu oppure se si limita a non dare stimolo alcuno. Ma temo che a MindDesign non prenderanno in considerazione il nostro cinema recente…

Fonte: Wired

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