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Un occhio all'italiano Poker Generation

Sono passati due mesi da quando è arrivato nei cinema italiani il film Poker Generation, il primo lungometraggio di Gianluca Mingotto. Annunciato come primo film tutto italiano sul poker texas holdem, a dirla tutta, è stato voluto e prodotto dalla Bros group holding, una società con sede a Malta, che con il film voleva tutto sommato promuovere i giochi da tavolo verde online.

La pellicola, durante la prima settimana di proiezione in Aprile, ha incassato circa 68.000 Euro entrando nella top 20, ma, visti gli oltre due milioni di euro spesi per la produzione, non si può certo dire che i risultati siano ottimi. Ma nemmeno che sia stato un fallimento totale, considerando anche le polemiche e la cattiva pubblicità che il film ha ricevuto prima della sua uscita, soprattutto dalla classe politica, ed in particolare da alcuni parlamentari, abbastanza scettici sul film.

Ma cosa racconta Poker Generation? Dal titolo si intuisce che il protagonista è il poker texas hold’em. Filo e Tony, due fratelli di Scicli, in Sicilia, completamente opposti per carattere e personalità, partiranno insieme per Milano, per cercare di entrare nel giro delle partite di poker e vincere i soldi necessari per le cure di Maria, la loro sorellina. (spoiler) Le scene conclusive del film ci faranno intuire che raggiungeranno il loro obiettivo (fine spoiler).

Ad ogni modo, i giudizi sul film sono abbastanza discordanti: c’è chi lo considera in generale un buon film, gradevole e non troppo impegnativo, incentrato anche sul valore della famiglia e non solo sul poker, e c’è chi invece dopo averlo visto ne è rimasto deluso a causa della scontatezza della trama e dalla sceneggiatura, ma soprattutto dalla presenza abbondante di tanti marchi del settore del gioco.

Il settore del gioco online, infatti, si sta sdoganando al grande pubblico proprio in questo ultimo anno. Oltre ad una massiccia pubblicità, le aziende propongono molte offerte, come dare la possibilità di giocare online senza deposito o dei bonus d’ingresso molto alti. Ed e’ proprio a questo a cui forse Bros group holding puntava: far conoscere al grande pubblico il mondo del poker. Riuscirà nel proprio intento? Comunque la si pensi, intanto in Italia ci siamo ritrovati questo mediocre Poker Generation.

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