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Film della Settimana: Buried - Sepolto (2010)

Questa volta il film da ripescare è Buried – Sepolto (2010) diretto dal novello (almeno al cinema) Rodrigo Cortes. Un film indipendente spagnolo arrivato in tutto il mondo in cui un uomo comune, camionista all’estero, si risveglia all’interno di una bara sepolto vivo nel deserto iracheno. Non ne conosce il reale motivo ma ha un cellulare e pochi altri oggetti. 90 minuti in presa diretta (o quasi) per riuscire a uscirne vivo…

Intendiamoci subito, non si tratta di un capolavoro ma di un lavoro molto interessante e per questo imperdibile che darà grandi soddisfazioni allo spettatore, un’ottima sorpresa del cinema moderno. Dunque questa settimana è Buried – Sepolto che vi consiglio di recuperare, nel caso ve lo foste perso o non vi abbia convinto da subito.

Interamente ambientato all’interno della bara con il solo protagonista e pochissime altre voci che sentiremo al cellulare, il film si rivela quasi una tragicommedia, un thriller velato di cinica ironia con, in più, riferimenti ai recenti fatti di cronaca sulla guerra in Iraq, sul terrorismo e sull’assurdità delle azioni umane (con pochissime frecciatine quasi satiriche) dove gli innocenti pagano caro le follie di altri, nel quotidiano, nella normalità delle procedure.

Dopo i primi minuti pare che si punti su telefonate idiote per poter mantenere il personaggio tanto a lungo dentro una bara senza che lo aiutino ma ben presto si capisce che il film è più solido di così e punta a ben altro, infatti nel complesso ogni idiozia pronunciata al telefono ha una valenza generale per l’intera vicenda. La stupidità umana, declinata in varie forme, è parte centrale (come in diversi film dei Coen) e l’incapacità all’altro capo del telefono acquisisce dunque un significato.

Interessate la regia che fa uso di tutto e di più (zoom, carrelli…) nello spazio ristretto della bara ma… perchè ristretto? Forse nella realtà ma al cinema puoi fare quel cazzo che vuoi, ed ecco che si percepisce che non servivano altri spazi in cui ambientare questa storia, semplice quanto incisiva, dove la bara si deforma, gli spazi si modificano in ragione di quello che succede ma senza che l’artificio riesca a farti uscire da quella bara. Molte ingegnose soluzioni di regia e messa in scena che si inventano sempre nuove (come anche nella sceneggiatura), fotografia dedita al supporto delle emozioni ansiose e claustrofobiche, in aiuto le diverse colorazioni dominanti (azzurro con il telefonino, verde, giallo, rosso…) che seppur non sembrano avere uno schema preciso restituiscono un lavoro interessante sul loro ruolo.

L’unico attore che vediamo sullo schermo è Ryan Reynolds, martoriato psicologicamente e fisicamente, in una prova molto buona che non si lascia andare a facili isterismi a tutto spiano o a smorfie ricercate ma che regge ottimamente, in modo credibile, tutta la durata. A questo proposito è interessante come con un solo attore e pochi dialoghi si sia riuscito a creare densità alla vicenda e soprattutto alle figure coinvolte, dal protagonista a chi lo ha messo sotto terra. Un film intenso e divertente, a suo modo imprevedibile anche se il finale, personalmente, mi era chiaro un poco prima ma il film in generale riesce sempre a portare lo spettatore a pensare dal “ce la farà” al “non ce la farà” al “ce la fara” di nuovo e così via, fino al finale intuibile ma perfetto, degna conclusione della vicenda.

Se non avreste mai pensato di voler essere sepolti vivi in Iraq, come darvi torto, ma con questo film ne vale la pena.

INFORMAZIONI SUL FILM

Trama: Paul (Ryan Reynolds) si ritrova rinchiuso in una cassa di legno a 3 metri sotto terra nel deserto iracheno. In tasca un cellulare, una matita e un accendino Zippo. Grazie a questi 3 elementi, deve capire come è finito in quella cassa, per quale motivo e come fare a guidare i soccorritori fino a lui per poterlo liberare. Mentre i 90 minuti di aria a disposizione scorrono, mantenere la calma è sempre più difficile…

Regia: Rodrigo Cortes

Cast: Ryan Reynolds (Paul Conroy), Jose Luis Garcia Perez (Jabir), Robert Paterson (Dan Brenner), Stephen Tobolowski (Alan Davenport), Samantha Mathis (Linda Conroy), Ivana Mino (Pamela Lutti), Erik Palladino (Agente speciale Harris), Kali Rocha (operatore 911 – voce), Cade Dundish (Shane Conroy)

Durata: 95′

Uscita: 15 Ottobre 2010 – Disponibile in DVD

Trailer

SCHEDA COMPLETA

Fonte: Cineocchio

RUBRICA – FILM DELLA SETTIMANA: Tramite questi spazi andrò periodicamente a proporvi un film, cercando principalmente di attingere da pellicole relativamente recenti (anche se non sono escluse eccezioni). Un film da recuperare, da vedere o rivedere. Un suggerimento su cosa non farsi sfuggire che potrebbe essere stato perso di vista e, in breve, il perchè. Ma questo film si merita di essere “Il film della settimana” da recuperare? Tutte le scelte le potrete commentare, come al solito, direttamente a fondo articolo.

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