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Il Film su La Torre Nera di Stephen King, un primo punto della situazione

Progetto ambizioso in produzione dalla Universal Pictures: una trilogia cinematografica tratta dalla saga di romanzi fantasy-horror-western La Torre Nera scritta da Stephen King e contemporaneamente una serie tv, diretta da Ron Howard, complementare (una sserie tv dovrebbe poi inframezzare ciascuno dei tre film). La data di uscita del primo film, sempre diretto da Ron Howard, è stata fissata per il 17 Maggio 2013. Ma vediamo di fare il punto della situazione…

Ron Howard è stato confermato ufficialmente alla regia del, almeno, primo film. E fin qui ci siamo. A produrre, come detto, La Universal Pictures e il produttore Akiva Goldsman. Goldsman si occuperà anche di scrivere la sceneggiatura del primo film e della prima serie tv, il tutto prodotto anche da Brian Gazner e dallo stesso Stephen King.

A tutto questo si aggiunge anche una graphic novel apposita scritta dallo stesso King, diverso dai fumetti già usciti in 5 volumi (ognuno dei quali raccoglie delle mini-serie) + 1 speciale. Ovviamente si parla di un unico progetto artistico (e si, commerciale) inteso per una fruizione multimediale. Addirittura in alcuni momenti, secondo Goldsman, prevedono riprese contemporanee sia per il cinema che per la televisione. L’impegno del tutto è mastodontico e a partire da ora impegnerà le stesse case di produzione e stesso team artistico per svariati anni, ammesso che tutto vada secondo i piani. Per quanto apparentemente folle permette di risparmiare sui costi e di fare “tutto in casa”.

Da tempo si pensa, fan compresi, ad un adattamento dei romanzi per il grande schermo ma essendo la saga talmente densa, lunga, sfaccettata, pregna di ogni materiale nessuno si era ancora azzardato a commercializzare la cosa per il cinema (i libri della saga sono 7 in totale). Anche J.J. Abrams (Lost) aveva acquisito in co-proprietà, due anni fa, i diritti di produzione per poi abbandonare il grande impegno. Ora ci pensano Akiva Goldsman e Ron Howard.

Da Dicembre 2010 circolano le prime voce sui possibili candidati per vestire i panni del mitico protagonista Roland Deschain di Gilead. Sono saltati fuori Daniel Craig, Hugh Jackman, ancor meglio Javier Bardem e soprattutto Viggo Mortensen (voluto dai fan). Questi ultimi due, secondo recenti rumour, sono in lizza per la parte e dovrebbere essere disposti ad accettare un coinvolgimento davvero epico, per anni. Come attori potrebbero essere adatti, anche se forse la descrizione di Roland sarebbe più simile ad un misto fra questi due attori e, soprattutto in età avanzata ma nche per la sua rudezza, sguardo di ghiaccio, fascino e quant’altro, potrebbe assomigliare a Clint Eastwood (ovviamente non preso in considerazione e che, probabilmente, non prenderebbe più in considerazione a sua volta questo progetto).

Ad ogni modo per molti sembra difficile che si riesca a trovare un attore famoso per un progetto che impegni così tanto tempo e, d’altra parte, che impegni la produzione per un compenso micidiale dovuto alla star. Voci di corridoio ancora più recenti riguardano uno dei co-protagonisti, in questo caso la ragazza di colore in carrozzina Susannah Dean/Odetta Holmes. Secondo i rumour la parte dovrebbe essere stata offerta all’attrice Naomie Harris (28 Giorni Dopo, Pirati dei Caraibi – Ai Confini del Mondo).

Dal mio punto di vista sarebbe un materiale che si adatterebbe meglio ad una serie tv, perchè ricordiamoci che possono essere realizzate con la stessa qualità di un buon film, solamente immensamente lungo per cui a puntate (anche se accade di rado). Questo mix può anche essere preoccupante e costringe lo spettatore a seguire un volume di prodotti notevole per la stessa opera d’arte (la parte commerciale ha il suo ruolo). Altrimenti perchè non adattare ogni romanzo per il grande schermo, lasciando perdere la serie tv? Lo stesso Harry Potter (sempre 7 volumi) ha visto ben 8 film a questo modo (seppur con scarsi risultati artistici ma molti incassi). Difficile pensare a precise ragioni artistiche per questa suddivisione in vari media, almeno in questo caso e anche se fosse il contrario non sarebbero certo ragioni predominanti per un’operazione del genere. Ma sono cose che sappiamo.

Quello che può davvero preoccupare i fan è il tono che assumerà il film e la serie tv. Si parla di un investimeno, sotto ogni punto di vista, colossale dunque siamo sicuri che vedremo un prodotto dai toni horror (anche splatter a volte), duro, cruento, con parolacce, mostri e quant’altro come nei romanzi? Spero che la produzione abbia il buon senso di realizzare un prodotto, seppur impegnativo, destinato al suo pubblico, cioè agli adulti, senza tentare di portare in barca più target di pubblico possibili o rating di censura bassi (come un inadatto PG-13) per non “destabilizzare” pubblico ed esercenti nell’idea balorda di assicurarsi il successo del film a questo modo… Certo, le mie sono solo riflessioni di seconda mano e, al momento, non vi sono elementi che facciano pensare a scelte narrative e artistiche lusinghiere o distanti dai contenuti (visivi, narrativi e tematici) dell’originale, se non i precedenti del cinema Hollywoodiano. Dunque, staremo a vedere e speriamo bene. Noi, intanto, stiamo in occhio.

Fonti: BadTaste, IndieWire, NewYorkPost,

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