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Appaloosa (2008) di Ed Harris

appaloosaRegia: Ed Harris
Sceneggiatura: Robert Knott, Ed Harris
Cast: Viggo Mortensen, Renée Zellweger, Jeremy Irons, Ed Harris, Lance Henriksen, Timothy Spall, Tom Bower, James Gammon, Ariadna Gil, Robert Jauregui, Timothy V. Murphy, Luce Rains, James Tarwater, Boyd Kestner, Gabriel Marantz, Benjamin Rosenshein, Cerris Morgan-Moyer, Erik J. Bockemeier
Paese: USA (2008). Uscita Italiana: 16 Gennaio 2009. Uscita USA: 3 Ottobre 2008

Trama:
Due pistoleri giungono ad Appaloosa, una città afflitta dalla dittatura del rancher Randall Bragg, padrone di tutte le terre che ha già fatto fuori lo sceriffo che ha osato mettersi sulla sua strada. I due vengono ingaggiati per salvare la città dalla prepotenza di Bragg, ma l’arrivo in paese di una bella vedova è destinato a complicare la faccenda.

Recensione Appaloosa (2008) di Ed Harris:
(Titolo originale: Appaloosa)

Tratto dall’omonimo libro di Robert B. Parker, giunge finalmente sui nostri schermi il film che ha entusiasmato pubblico e critica al Festival cinematografico di Roma:
Secolo XIX: Un western in piena regola… Film salutato da un applauso lunghissimo, peccato che non sia in concorso…
Avvenire: Roma conquistata dall’ultimo western… La vera novità? La modernità del profilo psicologico dei personaggi.
Il Manifesto: La carta vincente di Ed Harris… è l’umorismo intelligente con cui maneggia il genere, le citazioni e i piccoli omaggi senza che questi però divengano mai post.
Repubblica: Come regista, Ed conserva un sicuro controllo della macchina da presa, percorre i paesaggi desertici con solenni panoramiche, riprende i pistoleros a figura intera o in piano americano (l´inquadratura “ad altezza di colt”). Soprattutto, va al sodo; senza fronzoli e senza perder tempo. Come un vero eroe del West.
La Stampa: …non c’è dubbio che Appaloosa rappresenti un ritorno, e riuscitissimo, al western classico. Ma a ben guardare il film che il poliedrico Harris, anche ottimo regista e sceneggiatore, è tutto un raffinato gioco a demolire (o rinverdire) i cliché…
L’Unità: Un capolavoro di genere che scalderà il cuore di tutti gli appassionati.
Movieplayer: …particolarmente godibile questa storia di amicizia virile in un mondo al tramonto.
Tempimoderni: Classico ed ironico, il western diretto ed interpretato da Ed Harris è un vero toccasana per lo spettatore.
Il Corriere della Sera: …è un western ultraclassico che però non dimentica di interrogarsi sulla storia del genere e su quella del suo Paese. Il film da una parte si riallaccia alla grande tradizione western e dall’altra riprende il tema che Harris aveva esplorato nel suo esordio da regista: la forza di una vocazione e l’impegno a essere coerente con se stesso fino in fondo.
35mm: Divertente e accattivante, la rilettura dell’epica classica del lontano ovest fornita dalla coppia Harris Mortensen, si segnala per originalità e per freschezza…

appaloosa-locandinaSecondo film da regista (dopo il non del tutto convincente “Pollock”), Ed Harris ha realizzato un piccolo gioiello del genere western, ma non solo. Attore di straordinarie qualità (basti pensare a “The Hours”) qui rivela un eccezionale talento nel dirigere gli attori, nell’uso della macchina da presa, nell’imporre il ritmo giusto a tutta la narrazione, che avvince emoziona coinvolge come meglio non si potrebbe. Una storia di amicizia e amore, di fedeltà e tradimento che è metafora dell’intera storia americana: un affresco che non può lasciare indifferenti.

Appaloosa rivisita i tradizionali temi del western: l’opposizione tra il mondo civilizzato della città e quello della frontiera selvaggia, l’eroe come espressione della nobiltà dell’animo umano che affronta le avversità perché sa di essere nel giusto e che una volta portato a termine il suo compito si allontana a cavallo, la contrapposizione tra mondo maschile (coraggio) e quello femminile (bisogno di protezione)… Ma non mancano accenni più moderni (la solitudine dell’eroe, la frontiera vista con sguardo critico…).

Un inno all’epopea del West, un omaggio ai grandi classici di Hollywood da applaudire incondizionatamente. Personaggi e situazioni visti mille volte ma che qui appaiono nuovi e originali tanto è la maestria della sceneggiatura e della regia. Un film dove ogni cosa funziona perfettamente. Tutto è misurato e calibrato al massimo: nessuna violenza gratuita, presenza di un pizzico di ironia che non guasta, colonna sonora non invadente e perfettamente coerente alle immagini, il ritratto del paesaggio non retoricamente “da cartolina”, giusta dose di suspense che mantiene desta l’attenzione dello spettatore per tutta la durata del film, dialoghi scarni e non banali, accurata e precisa analisi psicologica (e l‘introspezione non è mai a discapito dell‘azione)…

Appaloosa è impreziosito dall’eccellente interpretazione di un quartetto di attori che sembrano nati per i rispettivi ruoli. Viggo Mortensen e Ed Harris (che tornano a lavorare insieme dopo “A History of violence”) costituiscono una formidabile coppia, una delle meglio assortite del cinema hollywoodiano. Renée Zellweger conferma di risultare più convincente come attrice drammatica che comica. Jeremy Irons dà un’ulteriore prova di essere uno dei migliori interpreti oggi in circolazione.

p.s.
Sembra che il film avrà un sequel.
Parker ha scritto due seguiti di “Appaloosa” che Ed Harris avrebbe intenzione di riunire in un’unica pellicola.

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