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Il Gusto degli Altri (2000) di Agnès Jaoui

Il Gusto Degli AltriRegia:  Agnès Jaoui
Sceneggiatura:  Jean-Pierre Bacri, Agnés Jaoui
Cast: Gérard Lanvin, Alain Chabat, Anne Alvaro, Jean-Pierre Bacri, Agnès Jaoui, Brigitte Catillo
Paese: Francia 2000
Uscita Italiana: 19 Gennaio 2001. Uscita Francia: 1 Marzo 2000


Trama:
L’imprenditore Castella ha una vita non particolarmente brillante e la sua è la cultura televisiva che impera nella borghesia dei nostri giorni. Una sera però rimane colpito da una rappresentazione teatrale, si innamora del testo e dell’attrice che ne è protagonista.

Recensione Il Gusto degli Altri (2000) di Agnès Jaoui:
(Titolo originale: Le Goût des autres)

Un piccolo gioiello che giustamente ebbe un grande successo di critica e di pubblico non solo in Francia: “uno di quei film che ti riconciliano col cinema” (La Repubblica).
Senza effetti mirabolanti, senza star ultrafamose: semplicemente un lavoro che sprizza continuamente arguzia e intelligenza, delizioso e piacevolmente scorrevole, garbato e ironico, a tratti poetico.
“Un film solido, intenso, adulto” (Panorama), “Un film stimolante, astuto, molto affascinante” (Liberation), “E’ raro uscire da un film con una sensazione di leggerezza, senza essere travolti da insensati colpi di scena o annoiati dal sentimentalismo” (Curzio Maltese), “…il bello è che ogni personaggio suona incredibilmente vero e insieme solido e coerente” (Il Messaggero), “Un film leggero e spiritoso” (La Stampa)… questi alcuni esempi di giudizi formulati all’epoca dell’uscita del film.

Il Gusto Degli Altri - LocandinaPremiato con due David di Donatello e una nomination agli Oscar, Il Gusto degli Altri è un’opera sobria e raffinata che si basa molto sui dialoghi (massimamente accurati) che forniscono una precisa fisionomia ai vari personaggi (tutti di uno spessore particolare), al loro modo di sentire e di considerare le cose… ma non solo. E’ di noi che si parla, dell’essere umano con le sue emozioni, le sue gioie, le sue aspettative, le sue paure, le sue insicurezze, le sue frustrazioni… Un affresco di umanità (di cui si mostra il positivo e il negativo, senza mai giudicare) in cui ogni spettatore può rispecchiarsi.
Esatto quanto scrive MyMovies: “Agnès Jaoui ha diretto con mano ferma un film che è frutto di un lavoro attento sui personaggi e di un’orchestrazione davvero magistrale per un’opera prima”.
Uno stuolo di attori uno più bravo dell’altro, una vera e propria gara di arte recitativa.

Coinvolgente come poche, un’opera che si vorrebbe non finisse mai in cui banalità, retorica, superflue digressioni sono rigorosamente bandite.  Un film che fa sorridere ma anche commuovere, un film soprattutto che fa riflettere. Da vedere e rivedere.
Lo trasmette oggi il canale satellitare Cult: “da non perdere” (Aldo Fittante, Film.tv.it).

ps
Agnès Jaoui era già famosa come sceneggiatrice, insieme al suo compagno Jean-Pierre Bacri, di Cuisine et dépendences (1992) di Philippe Muy, Smoking/No Smoking (1993) e Parole Parole Parole (1997)  di Alain Resnais, Aria di famiglia (1996) di Cédric Klapisch.
La sua seconda regia, Così fan tutti (2004), è stata esaltata dalla critica ma a me ha convinto poco: ho trovato  il film freddo, studiato a tavolino. Una esercitazione intellettualistica, piena di battute ironiche e intelligenti, ma senza cuore, senza partecipazione. Ho ammirato la prestazione degli attori, l’abilità tecnica della regia ma nulla di più.

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