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Aspettando il Sole (2007) di Ago Panini

Aspettando il SoleRegia: Ago Panini
Sceneggiatura: Gero Giglio, Ago Panini, Enrico Remmert
Cast: Raoul Bova, Claudio Santamaria, Claudia Gerini, Vanessa Incontrada, Bebo Storti, Rolando Ravello, Giuseppe Cederna, Massimo De Lorenzo, Gabriel Garko
Paese: Italia (2007)
Uscita Italiana: 20 Settembre 2009


Trama:
Tre balordi si imbattono in un hotel fuori mano, il Bellevue Hotel, popolato da un’infinità di strani personaggi.

Recensione Aspettando il Sole (2007) di Ago Panini:
(Titolo originale: Aspettando il Sole)

Giudizi contrastanti da parte della critica:
MyMovies: “Un film coraggioso, originale e insolito per il cinema italiano”.
FilmUp: “Ce ne fossero di più di esperimenti come questo forse il cinema italiano inizierebbe a progredire verso la modernità”.
La Repubblica: “Se sia nato un nuovo regista aspettiamo a dirlo. Ma il caso merita attenzione”.
Film.tv.it: “Premesso che nel cast figura quasi tutto il cinema italiano d’oggi, non resta che prendere atto della buona volontà del regista di tentare strade inconsuete…  ma si resta al di sotto anche del minimo sindacale”.
La Stampa: “…Ago Panini che sembra ispirarsi al noir post moderno di Wenders, utilizzando un buon cast ma senza riuscire a trovare un buon ritmo interno, senza convincere…”.
L’Unità: “Un noir a tavolino, pensato a freddo e mescolato a casaccio”.

Ago PaniniAgo Panini al suo esordio nel lungometraggio (vasta esperienza nel mondo dei videoclip e della pubblicità… e qui si vede) tenta la difficile strada dell’amalgama dramma-commedia (con aggiunta di noir), impresa ardua che ha riscontrato molti fallimenti nella storia della cinematografia. Che la sua sia un’impresa coraggiosa o presuntuosa sarà il pubblico a dirlo (i critici si sono divisi).
Panini ha sicuramente delle qualità: sa dirigere gli attori, utilizza al meglio la macchina da presa e la fotografia, conosce le regole dello spettacolo… Avrebbe però bisogno di una sceneggiatura valida che sostenga le sue doti, sceneggiatura (di cui è corresponsabile) che qui fa acqua da tutte le parti. Il mostrare una serie di individui in albergo, ognuno con le sue caratteristiche e i suoi problemi, è certamente una buona idea se però è supportata da dialoghi e situazioni interessanti e coinvolgenti, che incuriosiscano e in cui ci si possa riconoscere: il tutto in Aspettando il Sole manca assolutamente.

Aspettando il Sole - LocandinaRipetizioni e lungaggini a non finire, personaggi –tutti in cerca di un qualcosa- improbabili e assurdi (che fanno cose improbabili e assurde, senza alcuna motivazione) che spesso irritano e infastidiscono senza creare alcuna empatia con lo spettatore. Personaggi piatti che non destano il minimo interesse, personaggi che non si incontrano mai o quasi, ognuno isolato nella propria camera (il che impedisce lo svolgersi di una storia, che non c’è… o se c’è non si evolve mai).

Non ci si emoziona (e a volte ci si annoia) in questo affresco di umanità di nessun spessore, che si vorrebbe grottesco e surreale, chiedendosi continuamente cosa il regista abbia voluto esprimere. 96 minuti (con qualche virtuosismo di troppo… alcuni critici hanno parlato di film “arty”, pseudo-artistico), 96 minuti che sembrano molti di più e che per quello che ci viene raccontato potevano benissimo essere ridotti della metà.

Attori bravissimi ma sprecati per un quadro di una società disturbata ed esasperata (sostanzialmente squallida) che non persuade e in cui si stenta a immergersi (ma perché far recitare l‘ottimo Raoul Bova con un ridicolo accento ciociaro che toglie drammaticità al personaggio?).
In definitiva, un’occasione sprecata di sperimentare vie nuove per il nostro cinema (e che ha atteso due anni per essere distribuita nelle sale).

ps
Giuseppe Cederna, nel ruolo del portiere, ha vinto il premio per la migliore interpretazione maschile al XVI Festival del cinema italiano di Annecy.

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