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The Millionaire (2008) di Danny Boyle

the-millionaireRECENSIONE E SCHEDA: The Millionaire (2008) di Danny Boyle. Grande successo in USA (nella seconda settimana le sale che lo proiettano si sono triplicate). Trionfo al Festival di Toronto. The Millionaire ha avuto dalla stampa americana elogi a non finire («provocatorio» per Usa Today, «miracoloso» per Chicago Sun, «da non perdere» per Time, «uno dei migliori film dell’anno» per Rolling Stone).

Ma anche la critica italiana ha mostrato entusiasmo (FilmUp «una favola tanto indiana nell’anima, quanto occidentale nell’occhio», Comingsoon «un piccolo capolavoro», Ciak «l’affresco sociale alla Dickens incontra l’utopia ottimista di Capra», L’Espresso «uno stile straordinariamente originale ed efficace»). Sorprendente la capacità di Danny Boyle (proclamato dall’Associazione dei critici di Los Angeles “miglior regista dell’anno”) di rinnovarsi ad ogni film, di mutare continuamente stile, di sorprendere sempre con qualcosa di diverso (del resto la sua passione di sperimentare è ben nota). Questa volta abbiamo un mix perfetto di lacrime e sorrisi, di reale e surreale, di dramma e musical, di commedia e thriller… una miscellanea di generi cinematografici diversi mirabilmente fusi. Un film che dà massima importanza al contenuto (raccontando una bella storia) e alla forma (ricercata e elaborata, con l’uso di soluzioni tecniche innovative… la musica che svolge un ruolo essenziale, l’accattivante montaggio alternato, l’utilizzo del ralenti…).
Simon Beaufoy (sceneggiatore di “Full Monty”, qui si ispira al romanzo “Q & A” di Vikas Swarup) e Danny Boyle firmano un vero e proprio atto d’amore per l’India e il cinema boolywoodiano in particolare ma che non esita ad analizzare le storture della società indiana, le sue due facce contrastanti al massimo (la miseria più nera accanto al lusso più sfacciato, le bidonville accanto ai grattacieli, il profumo dell’incenso accanto all’odore delle fogne, l’onestà accanto alla criminalità…): non puoi affrontare l’India con la nostra mentalità, devi abbracciare le sue contraddizioni, ha dichiarato Boyle… Ma The Millionaire è anche un tributo ad Hollywood e al genere più tipico del suo periodo d’oro: la scena finale è un vero e proprio bellissimo omaggio al musical (vitale e catartico dopo due ore al cardiopalma, Francesco Chignola). Un riuscitissimo incrocio tra la cultura occidentale e quella orientale.

Bellissima e accattivante la colonna sonora multietnica (l’autore è uno dei più noti musicisti indiani, A. R. Rahman). Serrato il ritmo, notevole la messinscena, da applauso l’uso virtuosistico della macchina da presa, sopraffino il montaggio che ci fa vedere il presente (il protagonista partecipa a un popolare quiz televisivo) e il passato (il protagonista che, adolescente, vive in una baraccopoli) offrendoci- al contempo- una tensione e una commozione a cui è impossibile rimanere indifferenti. Ottimo il cast (in particolare da lodare i tre attori che interpretano Jamal nelle diverse fasi della sua crescita).

Non è facile realizzare un prodotto di qualità che riesce a sbancare ai botteghini: onore al merito al regista inglese.

p.s.
Sbagliato (come sempre più spesso accade negli ultimi tempi) il doppiaggio: tutto tradotto, sia le parti in inglese che quelle in hindi!

SCHEDA

the-millionaire-locandinaTitolo Originale: Slumdog Millionaire
Regia: Danny Boyle
Sceneggiatura: Simon Beaufoy
Cast:
Produzione: Celadors Films, Film4
Distribuzione: Lucky Red
Paese: Gran Bretagna, USA (2008)
Genere: Drammatico, Commedia
Durata: 120′ circa
Tipologia: Lungometraggio
Uscita Italia: 05 Dicembre 2008
Uscita USA: 12 Novembre 2008

Sito Ufficiale – Sito Italiano

Trama:
Jamal è un giovane vissuto per le strade dei quartieri più poveri di Bombay. Si ritroverà a partecipare per amore al famoso programma televisivo “Chi vuol esser milionario?” nella sua versione indiana. Le sue tragiche esperienze di vita, ripercorse ad ogni domanda del gioco, gli saranno utili…

Note:
The Millionaire ha vinto 8 premi Oscar nel 2009: Miglior film, Miglior regia, Migliore sceneggiatura non originale, Miglior montaggio, Migliore fotografia, Miglior sonoro, Migliore colonna sonora, Migliore canzone
– Il film ha avuto quattro nomination ai Golden Globe  (miglior film, migliore regia, migliore musica, migliore sceneggiatura) e ha ottenuto il Best Cinematography Prize dal New York Film Critics’ Circle.
E’ stato proclamato “miglior film dell’anno” dal National Board of Review e dal Chicago International Film Festival.
Ha vinto l’undicesima edizione dei British Independent Film Awards.

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1 commento a The Millionaire (2008) di Danny Boyle

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    Tutti i giornali di oggi parlano del grave errore commesso nel doppiaggio del film.
    Riporto l’articolo del Corriere della Sera:

    «L’errore di doppiaggio del film The Millionaire sarà anche dovuto a semplice errore umano, quello che sconcerta, però, è che anche una casa di distribuzione seria e professionale come la Lucky Red non si sia minimamente sentita in dovere di diffondere un comunicato ufficiale per chiarire che nel film gli assassini non sono i musulmani, ma gli integralisti indù»: è la dichiarazione con la quale Ahmad Gianpiero Vincenzo, presidente degli Intellettuali Musulmani e consulente per la immigrazione della Commissione Affari Costituzionali del Senato, ieri ha protestato…

    Il riferimento è alla scena in cui la madre dei protagonisti viene uccisa a bastonate da un gruppo di assalitori, e una voce fuori campo grida «Sono musulmani, scappiamo!», mentre la versione originale inglese è completamente diversa: «They are muslims, get them» («Sono musulmani, prendeteli!»). «Crediamo — rileva Vincenzo — che in altre condizioni si sarebbe arrivati immediatamente a un chiarimento chiaro e ufficiale, nonché a una lettera di scuse nei confronti della comunità islamica. Invece in questo caso la Lucky Red, come mi hanno confermato i responsabili dell’ufficio stampa si è solo limitata a rispondere alle telefonate di protesta e a correggere le copie in digitale del film. Quello che ci preoccupa — conclude — sono le conseguenze sociali di tale atteggiamento razzista e islamofobo, che colpisce ormai tutti gli immigrati, anche perché lo straniero viene considerato necessariamente come un musulmano» e offenderne la sensibilità sembra considerato «quasi una cosa normale».

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