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Un Matrimonio all’inglese (2008) di Stephan Elliott

un-matrimonio-all-ingleseRECENSIONE E SCHEDA: Un Matrimonio all’ Inglese (2008) di Stephen Elliott.  Entusiasmo di pubblico e critica al Festival cinematografico di Roma: Il Corriere della Sera: “Che tra suocera e nuora la vita non sia facile è tradizione da posta del cuore e da barzellette. Se però a metterle insieme è un genio della commedia nera come Noel Coward, allora lo spasso è garantito…


Rinfrescato il testo con un surplus di ironia di oggi, messo insieme un cast di attori di strepitosa bravura, Elliott racconta di aver girato “quasi senza prove, improvvisando sul set”. Il risultato, stando agli applausi di ieri, fa presagire sicuro successo”.
Il Giornale: “Un bel film… Talora si ride, spesso si sorride, sempre si resta affascinati dal brio”.
Europa: “Qualche volta le sorprese al cinema arrivano da dove meno te le aspetti. E’ il caso di Un Matrimonio all’Inglese, la commedia agrodolce che concorre per tutti i premi principali: dovrebbe vincerli, almeno quelli per il miglior film e la migliore attrice. E’ la cosa migliore che si sia vista a questa kermesse“.

Il film deriva da un lavoro del commediografo Noel Coward già portato sullo schermo nel 1928 da un Alfred Hitchcock alle prime armi.

Coward è celebre per i suoi dialoghi irriverenti e per le sue battute sarcastiche, il che è pienamente ritrovabile in questo film che vive sul contrasto tra una irruente americana (dalla “facile spudoratezza”, e da qui il titolo originale Easy Virtue) e una glaciale madre-padrona ingessata dalle convenzioni: l‘eterna lotta tra presente e passato, tra libertà e tradizione, tra ribellione e conformismo.
Naturalmente nel film, ottimo esempio di cinico humour britannico, prevale il sorriso piuttosto che la risata (e non è detto che sia un difetto), film che si caratterizza per la regia dinamica briosa elegante, per l’assoluta mancanza di macchiettismo e di banale folclore, per la sceneggiatura che intelligentemente non trascura l’analisi psicologica dei personaggi, per la recitazione superlativa di un quintetto di attori uno più bravo dell’altro (Jessica Biel, Colin Firth, Kristin Scott Thomas, Ben Barnes, Kimberley Nixon).

Una raffinata e graffiante commedia sofisticata (che poteva essere uno splendido musical) colma di arguzia ed ironia -a tratti surreale- sull’eterno contrasto America-Europa che merita di essere vista e che ci restituisce lo Stephan Elliot degno di quel vero e proprio gioiellino che fu Priscilla, la Regina del Deserto (dopo l’ambizioso ma  deludente The Eye).

P.S.
Una lode particolare ai titoli di testa.

SCHEDA

easy-virtue-locandinaTitolo Originale: Easy Virtue
Regia: Stephan Elliott
Sceneggiatura: Stephan Elliott, Sheridan Jobbins
Cast: Jessica Biel, Colin Firth, Kristin Scott Thomas, Ben Barnes, Kimberley Nixon, Katherine Parkinson, Kris Marshall, Christian Brassington
Produzione: Ealing Studios, Fragile Films, Endgame Entertainment, BBC Films
Distribuzione: Eagle Pictures
Paese: Gran Bretagna (2008)
Genere: Romantico, Commedia
Durata: 93′ circa
Tipologia: Lungometraggio
Uscita Italia: 09 Gennaio 2009
Uscita Gran Bretagna: 07 Novembre 2008

Sito Ufficiale – Sito Italiano

Trama:
I ruggenti anni ’20 sono passati. Gli anni ’30 sono solo all’inizio. Il giovane inglese John Whittaker s’ innamora perdutamente di Larita, una ragazza americana sexy ed affascinante, e i due si sposano immediatamente. Quando la coppia torna a casa, la madre di John, Mrs Whittaker, ha un’immediata reazione allergica nei confronti della neomoglie del figlio…
Larita cerca di fare del suo meglio per tentare di adattarsi, ma sfuggire ai tranelli architettati dalla suocera non è una facile impresa. Presto, Larita comincia a capire la tattica messa in atto da Mrs Whittaker e realizza di dover reagire se non vuole rischiare di perdere John. Scoppia una guerra fatta di piccole astuzie e volano le prime scintille. Mrs Whittaker è decisa a sconfiggere la propria rivale e così cerca di manipolare ogni situazione, mentre Larita, con una calma disarmante, architetta sfacciate controffensive. Presto, la tattica manipolatrice di Mrs Whittaker inizia a dare i suoi frutti e John e Larita percepiscono che il loro amore rischia di svanire. In un grandioso finale, in cui i segreti del passato di Larita vengono rivelati, la ragazza riesce finalmente a fuggire dalla soffocante casa (comingsoon.it).

Note:
– Il film è stato presentato in concorso al Festival del film di Roma 2008.

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