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Ti Amerò Sempre (2008) di Philippe Claudel

ti-amerò-sempreRegia:  Philippe Claudel
Sceneggiatura:  Philippe Claudel
Cast: Kristin Scott Thomas, Elsa Zylberstein, Serge Hazanavicius, Laurent Grevill, Frédéric Pierrot
Paese: Francia 2008
Uscita Italiana: 6 Febbraio 2009. Uscita Francia: 19 Marzo 2008
Trama:
Juliette torna a Nancy dopo aver trascorso 15 anni in prigione. Ritrovata Léa, sua sorella minore che l’accoglie in casa sua, Juliette vive rinchiusa in un’altra prigione fatta di dolore e di segreti inconfessabili.

Recensione Ti  Amerò Sempre (2008) di Philippe Claudel:
(Titolo originale: Il y a longtemps que je t’aime)
Critiche sostanzialmente positive per questo lavoro presentato lo scorso anno al Festival di Berlino e a quello di Toronto (per il Corriere della Sera “è un magnifico esempio di cinema europeo, con azione interiore, molto francese, analisi psicologica  raffinata e sofferente”).
Ti amerò sempre-locandina-italiaEsordio nella regia per Philippe Claudel, celebre scrittore francese (qui autore anche del soggetto e della sceneggiatura).
Il film (vincitore ai Bafta Awards come migliore opera non in lingua inglese) è una vera e propria dichiarazione d’amore alla donna e alla sua forza.
Un film, dove i silenzi sono più importanti delle parole, che si caratterizza per l’approfondita analisi caratteriale dei vari personaggi e per l‘andamento opportunamente lento (“sono stufo del cinema odierno sincopato -ha dichiarato il regista-, un cinema che ci bombarda con i montaggi ultrarapidi, con le sue immagini e i movimenti di camera in ogni direzione. Penso che sia importante tornare ad imparare l’arte di aspettare, di avere pazienza e persino di guardare”).

Molteplici i temi affrontati, alcuni predominanti altri appena accennati… ma tutti sapientemente miscelati in un mix equilibrato e misurato: le problematiche familiari, il reinserimento dopo il carcere, la difficoltà di vivere in un mondo che sembra respingerci, l’accettazione di se stessi, l’importanza del perdono, il pregiudizio, la multiculturalità, la solitudine, la vecchiaia, l’eutanasia…
Un melodramma certo, ma “duro e aspro” (Sentieri Selvaggi), senza enfasi, impreziosito da una regia intensa e sensibile, intelligente convinta e attenta alle sfumature (“un buon esordio questo di Claudel… sempre attento a non strafare”, MyMovies) e soprattutto dalla performance delle due protagoniste.
Eccelle Kristin Scott Thomas (giustamente vincitrice agli European Film Awards), finalmente protagonista: un’interpretazione da applauso che fa dimenticare come nel film non tutto funzioni perfettamente (sarebbe dovuto durare una ventina di minuti in meno, superflue le escursioni nel poliziesco, alcune battute sanno troppo di letteratura, quasi tutti i personaggi appaiono troppo sensibili e comprensivi…). Colpevole l’Academy Awards nel non averla tenuta in considerazione per una più che meritata nomination.

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