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Some Prefer Cake, festival del cinema lesbico 2011

Dal 22 al 25 Settembre 2011 ha luogo a Bologna il festival di cinema lesbico Some Prefer Cake. l’unico festival internazionale in Italia interamente dedicato al cinema lesbico Il festival propone film provenienti da tutto il mondo, sia documentari che fiction, corti e animazioni, con un focus su letteratura (The night watch dal romanzo di Sarah Waters, Daphne sulla scrittrice Daphne du Maurier), musica (la mostra Lesbian Blues, i due documentari di Greta Schiller e Andrea Weiss sulle International Sweethearts of Rhytm e sulla coppia Tiny Davies-Ruby Lucas e incontro con le registe) e arte (lo straordinario lavoro di Lynn Hershman Leeson che ha raccolto 40 anni di documentazione del feminist art movement nel documentario Women Art Revolution e l’incontro con catherine gonnard, il documentario Difficult love su Zanele Muholi, i due lavori di Barbara Hammer che hanno vinto il Teddy Award nel 2011 per i cortometraggi).

Potete consultare tutto il Programma del Festival sul sito ufficiale. Ecco l’intero comunicato stampa che presenta l’edizione di quest’anno. Non solo film ma anche documentari, musica, libri e arte…

“Organizzato da Fuoricampo Lesbian Group, con la direzione artistica di Luki Massa, il festival giunge quest’anno alla sua quinta edizione proponendo quattro giorni di intensa programmazione cinematografica e culturale con cui celebrare la ricchezza del cinema lesbico. La ricchezza di un cinema che si ostina a stupire, ricombinando ogni volta i pezzi dell’immaginario lesbico, gli stereotipi prodotti da una società lesbofobica, oltre che misogina, ma anche le categorie di autorappresentazione delle stesse lesbiche. Un cinema che sfida il simbolico dato, perseverando nella cattiva abitudine di continuare rivoluzioni.

Di questo cinema Some Prefer Cake propone al pubblico una panoramica, presentando una accurata selezione della più recente produzione indipendente a tematica lesbica di tutto il mondo, tra cui numerose anteprime nazionali e i film più interessanti presentati nell’ambito del circuito internazionale dei festival cinematografici.

La quinta edizione di Some Prefer Cake è incentrata sul rapporto tra il cinema e gli altri linguaggi espressivi, letteratura, arte e cinema.
Nella sezione letteratura vengono presentati alcuni film che hanno una filiazione diretta da opere letterarie, come The Night Watch (sabato 24 alle 22.30), trasposizione su grande schermo dell’omonimo romanzo di Sarah Waters, Tough Girls Don’t Dream, tratto dal racconto Disappearance I di Jeannette Winterson; A Room Of Her Own, corto sperimentale della regista cinese Wenjie Yang, presentato in anteprima italiana, che trae libera ispirazione da Una stanza tutta per sé di Virginia Woolf. Ancora in anteprima Daphne (domenica 25 alle 20.30), film in costume della BBC sulla vita della scrittrice Daphne du Maurier, autrice del romanzo “Rebecca” da cui Hitchcock trasse l’omonimo film.
La sezione dedicata all’arte racchiude tre importanti anteprime nazionali. Some Prefer Cake porta infatti per la prima volta in Italia lo straordinario documentario !Women Art Revolution, frutto di un lavoro durato oltre quarant’anni, in cui la regista e artista Lynn Hershman Leeson ha intervistato artiste, storiche dell’arte, curatrici e critiche che hanno condiviso il percorso del Feminist Art Movement. A partire dal film, il festival propone un focus sull’arte delle donne con un incontro pubblico (domenica 25 alle ore 16.00) a cui parteciperanno Catherine Gonnard, studiosa francese di storia delle donne e women arts (autrice tra l’altro del libro Femmes artistes/artistes femmes), Maria Antonietta Trasforini, docente dell’Università di Ferrara, studiosa di arte e genere (curatrice di Arte a parte. Donne artiste fra margini e centro e Donne d’arte), e Milena Naldi, storica dell’arte.
Ancora nella sezione arte e sempre in anteprima italiana gli ultimi due lavori di Barbara Hammer, indiscussa protagonista del cinema sperimentale prima ancora che del cinema lesbico: Generations e Maya Deren’s Sink, vincitori del Teddy Award nella categoria cortometraggi alla Berlinale 2011.
Alla musica, infine, è dedicata la mostra “Lesbian Blues”: un viaggio alla scoperta delle musiciste che hanno rivoluzionato la rigida divisione di genere nella musica, suonando strumenti che erano sempre stati di appannaggio maschile, scegliendo il travestimento come modalità per praticare la propria arte e sfidare le convenzioni sociali, vivendo e cantando esplicitamente l’amore lesbico. La mostra, che espone foto, documenti e testimonianze audiovisive dell’epoca, rimarrà allestita per tutta la durata del festival nella hall della Sala Scalo del cinema Nosadella.

L’approfondimento sul tema della musica al femminile è inoltre uno dei temi di OURstories, la sessione documentaria dedicata alla ricerca storica in forma audiovisiva, che quest’anno accoglie alcuni dei lavori di Greta Schiller e Andrea Weiss, tra le più importanti registe lesbiche a livello mondiale e autrici del famoso Before Stonewall (Emmy Award nel 1987 come miglior documentario storico e culturale). In occasione della loro presenza nella giornata di sabato 24 settembre, il festival proporrà la proiezione di International Sweethearts of Rhythm, documentario sulla jazz band femminile interazziale che tra la fine degli anni ‘30 e i primi ‘40 sfidò le leggi razziali ancora in vigore nel sud degli Stati Uniti, e Tiny and Ruby: Hell Divin’ Women, profilo della leggendaria trombettista jazz Tiny Davis e della sua compagna e amante per 40 anni, la batterista Ruby Lucas. Completa la panoramica sul loro lavoro la proiezione di Paris Was a Woman, ritratto collettivo della comunità di scrittrici, artiste, fotografe ed editrici vissute sulla rive gauche parigina all’inizio del Novecento.

Alle riflessioni politiche ed elaborazioni teoriche su lesbismo e questioni di genere è dedicata la sezione tHEoRy, che quest’anno affronta il tema del corpo: il rapporto tra genere, corpo e tecnologia è al centro del documentario in prima italiana, No Gravity, in cui la regista Silvia Casalino (che incontrerà il pubblico domenica 25 dopo la proiezione delle 14.00), interloquendo con la teorica del cyborg Donna Haraway, interroga in ottica queer e femminista la storia e i presupposti di genere del sistema aerospaziale; stereotipi, aspettative di genere e medicalizzazione alla base della “normalizzazione” dei corpi butch e FtM sono invece trattati, e smontati, in Butch tits e Guerriller@s.

Some Prefer Cake apre infine una finestra sulle lotte politiche del presente, proiettando tre documentari che raccontano, o sono in se stessi, percorsi e forme di mobilitazione e attivismo di donne e lesbiche in diverse parti del mondo: dalla lotta quotidiana per il riconoscimento e la visibilità delle donne lesbiche-femministe polacche di Yes We Are (in anteprima italiana, alla proiezione di venerdì 23 alle 12.00 sarà presente la regista Magda Wystub), alla battaglia contro la medicalizzazione e patologizzazione del piacere femminile da parte delle industrie farmaceutiche negli Stati Uniti raccontata in Orgasm Inc. The Strange Science of Female Pleasure (prima proiezione del festival giovedì 22 alle 18.00) all’“attivismo visuale” di Zanele Muholi, fotografa lesbica sudafricana ritratta in Difficult Love.

Some Prefer Cake assegnerà come ogni anno un Premio del Pubblico per il miglior film narrativo, il miglior documentario e il miglior cortometraggio. I tre film vincitori saranno proiettati in chiusura del festival, domenica 25 settembre a partire dalle 22.30.”

Orari
giovedì a partire dalle 18.00, venerdì, sabato e domenica a partire dalle 12.00 alle 24.00.

Biglietti
Ingresso per ogni ciclo di proiezioni: euro 5,00.
Biglietto giornaliero: euro 15,00.
Biglietto cumulativo valido per l’ingresso a tutte le proiezioni del festival: euro 40,00.
Biglietto cumulativo sostenitore: euro 50,00.”

Fonte: Comunicato Stampa

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